martedì 19 luglio 2011

...tra il rossore di un tramonto di un giorno qualsiasi di luglio.

...e poi lo hai detto tu che le mani degli artisti sentono. Lo hai detto tu tra il rossore di un tramonto che si spegneva in un giorno qualunque di luglio, tra coloro che condividono la tua stessa passione, con gli occhi lucidi, conquistandomi. T'ho ascoltato attentamente, quasi analizzato, ma non ho trovato nulla che non andasse in quelle parole dette gesticolando con la tua mano destra. Da lì a poco saresti salito su quel palco dove, le note, si sarebbero trasformate in emozioni, proprio come le lettere di un libro in parole. E fingevo d'esser indifferente, di non farmi ingannare da quelle parole che dicevi, ma che ci vuoi fare! Vado pazza per tutti gli artisti e te, anche se piccolo d'età, davvero uno di quelli grandi sei, uno di quelli che t'entra nel cuore e poi difficilmente ne esce, perchè sali su quelle tavole impolverate e dai vita ad un mondo tutto tuo dove, solo pochi eletti che sapientemente scegli, ne entreranno a far parte, perchè mi fai venire i brividi ogni volta che ti ascolto, o solo ti guardo fare quello che ami, perchè sei unico nel tuo genere e non ti vanti mai... Poi sei salito, t'ho ascoltato orgogliosa. 'Sì, è lui...quello col cappellino magico!! Quello che schiva la fotografa e di farsi immortalare proprio non ne vuole sapere...quello che sta nel centro della scena solo per fare quello che ama e appena può scappa, quello che ha un'anima troppo grande...uno spartito immenso sul quale scrivere tutte le note della propria vita...quello che guardarlo negli occhi e dirgli 'grazie per quello che mi hai fatto provare' proprio non mi riesce'' ecco cosa volevo fargli sapere... ma poi son la solita fannullona, viene vicino a me e non riesco neanche a dirgli un insignificante 'bravo'. Che poi neanche gli avrebbe reso giustizia sa. No, non lo avrebbe fatto... Ed è la stessa persona a cui auguro mille e mille più tavole impregnate di musica, scuole in cui perfezionare l'arte, persone degne di te ed una ragazza che sappia amorosamente accogliere le tue mani quando, stanche, vorranno solo riposare. E' per te che sta sera scrivo, è di te che la mente mia è piena sta sera, è per te che la sera mi siedo fra un pubblico di paganti...è a te che voglio un bene sincero...è da te che non smetterò mai d'imparare....sei unico tesoro mio....

martedì 12 luglio 2011



La tua favola è un'incantesimo non finisce mai... La racconto a chi non la conosce ancora, corri libera per le praterie col tuo principe. Vivi nel castello fra l'oceano e il cielo, per mantello hai una cometa e ti riposi sopra un fiore poi ti dondoli fra le lucciole per risplendere sulla tua altalena dell'arcobaleno. Se questa favola ci fossi anch'io, ti vedrei una volta ancora bella come sei. Vorrei lottare contro il drago, così ti accorgeresti anche di me ma non ho visto nessun drago allora il drago forse sono io... Ti addormenterai avvolgendoti nelle nuvole e ti cullano le onde le farfalle. Senza lacrime e paura senza inverno e buio senza lacrime e paura senza inverno e buio; se in questa favola ci fossi anch'io, ti vedrei ancora una volta bella come sei. Forse riuscire a sfiorarti ma senza farti accorgere di me, sono un drago che ti adora e non può non farti male, sono un drago che ti adora e non può non farti male. Ora posso solo raccontarti che raccontando m'innamoro... 

_ Il drago che ti adora; Max Gazzè _

giovedì 7 luglio 2011

sarà quel che sarà...

io non so cos'era, forse niente, forse tutto. Forse era amore e se non lo era ci assomigliava molto. Forse eran solo carezze buttate al vento, seguite da baci comunque buttati al vento, seguiti da ti amo buttati all'aria senza pensarci neanche due volte, i tuoi. Quello che facevi era un po' tutto qualcosa di illusorio, sempre. è sempre stato così, questo tuo atteggiamento un po' strambo che poi ho capito solo alla fine. Ma io non so cos'era, il tuo, un amore un po' strano, forse. Un amore che è finito male e che è sempre stato sull'orlo di un filo sottile per spezzarsi. Ed io ero quella che cercava di salvare questo amore un po' malandato, che è finito comunque nel peggiore dei modi e che non ho potuto salvare. Lo sai meglio di me, tu, che quando tendi a tirare troppo poi si spezza. O meglio, qualcosa si spezza col passare del tempo perchè troppo vecchia. E noi abbiam fatto lo stesso, pur se tanto vecchi non lo eravamo.  Forse doveva andare così, forse abbiam sbagliato tutte e due. O meglio, ho sbagliato solo io ad amarti così tanto dandoti tutto ciò che avevo per poi rimanere senza, di punto in bianco. Ma io non so cos'era, forse niente, forse tutto. forse era amore, e se non lo era ci assomigliava bene. Io non sapevo piu' niente da tempo, con quei tuoi occhi che mi ipnotizzavano pur se non eri un mago. O forse lo eri, forse hai usato 'sto potere per scomparire e non riapparire mai piu'. Ma se l'avessi saputo prima, se avessi saputo prima che te ne saresti andato come del resto tutti gli altri, non ti avrei dato così tanto o troppo allo stesso tempo fino a rimanere senza. Fino a rimanere vuota, dentro, perchè tu non c'eri piu'. o semplicemente non ci sei mai stato; fisicamente. Perchè dentro di me c'eri sempre, c'eri comunque, c'eri lo stesso anche se fuori pioveva o c'era il sole, ci sei pure adesso e credo ci sarai sempre, come sempre ci sarà una parte di me che sentirà la tua mancanza più di ogni altra cosa. Ma io non ho mai saputo far rimanere una persona, non ho mai capito quel modo contorto dello scorrere del tempo che divide in così poco tempo due persone, non ho mai capito il perchè due persone si voltano le spalle e con loro pure la vita. E con la vita e le persone, pure tu m'hai voltato le spalle. Ma io non so cos'era, forse niente, forse tutto. Forse era amore, e se non lo era ci assomigliava bene.

martedì 5 luglio 2011

io. te. divisi non ha senso.

quattro mura, buongiorno, caffe puro, senza vestiti, su di un letto. Io e te. Il mondo non c'è. In apnea. Senza sangue. Fino a farsi male, fin quando la voglia non si spegne. Brucio le paure. Senza fretta. Sollevandoti se cadrai. Ti seguirò. Non ti ostacolerò. Io, te. Un letto comodo, con le coperte profumate di muschio bianco. Casa piena d'amore. Intuizione. Niente parole.  Lacrime di gioia.  Le mani sulla schiena. Il piacere nell'aria. Sospiri, non respiri. Movimenti lenti, fitte. 'Ti voglio bene'. L'ansia che sale. 'Sciogliti'. Baci profondi. Lingue abbracciate. Ossa tue, mie. 'Senti che bello, la tua pelle sulla mia'. Freddo. Mani fra i capelli. Collo. Baci sensuali. Nessuna aspettativa. Occhi negli occhi. 'Sei bellissima'. Lentamente. Io; te. Professionale. Urgenze! Desideri nascosti, voglie che fuoriescono: realtà. Amore. Sesso, no. Pause. Coccole. Sorrisi maliziosi. Smorfie di compiacimento. Mano nella mano. 'Cucciola'. Mai in nessun tempo. Emozioni forti, dolore immenso. Tutto passa. Cura immediata. Su di me. Abbracci sinceri. Niente bugie. Complicità. Io: te. Uniti. Uno dentro l'altro. Matriosca sentimentale. Segreti. Felicità. Onde. Città straniera, mia. Quello che voglio. Mani sul viso. Battiti veloci. Battute irrefrenabili. Fiori. Penna e foglio. Baci lunghi, incontrollati. Giravolte d'amore. Io. Te. Divisi non ha senso.

d'estate...ascensoooooooooooreeeeeee!!!

e poi ogni estate ti cambia, un po ti segna. Cambi le abitudini e con esse anche te. Abbandoni i libri, gli occhiali da vista, il pigiamone anti stupro della nonna, le pantofole con le orecchie da coniglio, lo zaino con i libri, la merenda alle 1o:3o, il pomeriggio per lo studio, la sveglia alle 7:oo, mamma che ti accompagna, il vestirsi per bene, il trucco, lo smalto. D'estate cambi, diventi più grande, doppia responsabilità, pensi al futuro rimpiangendo il passato, fai colazione, vai a lavoro, devi eccellere, malinconia post scuola, la penna che non usi, la musica per addormentarti, i soldi tutti tuoi, il compleanno del tuo migliore amico, i regali per tua sorella, Lylly dal veterinario, le versioni da fare, il diciottesimo da organizzare. D'estate facebook lo abbandoni, blogger non lo apri, gli amici falsi li perdi, il telefono s'illumina del nome che desideri, i messaggi son meno frequenti ma più sentiti, le parole diminuiscono, il nervoso è una costante, dormi anche di pomeriggio, la doccia alle 11 di sera, il climatizzatore non dispiace, il mare alle nove di sera, le feste padronali, i fuochi d'artificio, ascoltarsi di più, il 5 agosto, un giorno per andare a Terracina, i tormentoni, la tristezza, le rose rosse, le cazzate con Alessio, le chiacchierate sentite con Monyk, Fernando e le canzoni strampalate degli anni '6o, i rifornimenti, il magazzino, ascensoooooreeeeee!!! D'estate lavori e di tempo non ce n'è. Poi una sera sei piena di emozioni e riempi un blog! 

vorrei, non vorrei...

e son come una canzone di Battisti... 'io vorrei, non vorrei, ma se poi tu non vuoi...' oh e non mi decido eh! Vorrei festeggiare il mio diciottesimo, ma non mi piacciono le persone; vorrei non essermi innamorata di lui, ma l'ho fatto; vorrei non pensare ad oggi 5 luglio, ma ci penso da questa mattina; mi vorrei allontanare dal mio ex, ma oggi mi si è messo in testa e non ne esce più; vorrei prendere la patente, studiare o scrivere, ma prendo in mano un libro con una penna e lo butto per terra; vorrei dire ad Alessio 'continua a farmi innervosire che mi piace tantissimo', ma non ho il coraggio; vorrei ringraziare mia sorella, ma non so pronunciare parole giuste; vorrei dire al mio migliore amico 'sono fiera di te, ti voglio bene', ma mi frena il contesto; vorrei urlare al mondo 'non voglio lui, ma pretendo Lui', ma non mi ascolterebbe; vorrei non dover andare sabato di nuovo dal gastroenterologo, ma la malattia mi divora; vorrei dire ai miei 'guardate che non sono come vi sembro', ma li deluderei solo; vorrei sapere il risultato dei concorsi, ma ancora non mi hanno letto;  vorrei mandare un messaggio a Giangy, ma non so cosa penserebbe, se gli farebbe piacere; vorrei smetterla di sentire la canzone di Ron 'non abbiam bisogno di parole', ma è la 2oesiama volta che riparte; vorrei dormire fino alle 16:oo domani, ma devo andare a lavoro; vorrei mandare a fanculo tutti i miei colleghi di lavoro, ma non si può; vorrei maledire a voce alta e davanti a tutti quella sotto-specie di cognato che mi ritrovo, ma ferirei l'unico gioiello di sorella che ho; vorrei farle un regalo stupendo per il suo 29esimo compleanno, ma scaderei; vorrei, vorrei, vorrei... mio nonno diceva sempre che l'erba 'voglio' cresce solo nel giardino del Barone Aguet! Saggezza, pura saggezza la sua. E allora mi limito a questa vita limitata e limitativa, ma non mi venissero a dire che non abbiamo bisogno di parole per spiegare ciò che abbiamo infondo al cuore è! Perchè me li mangio a mozzichi!

...perchè quello che voglio è stare insieme a te!

questi giorni, lavorando, la mente mi viaggia, forse anche troppo. Ho mille idee, possibilità che creo per poi non utilizzare, desideri urlati al mondo intero perchè so che non è quello che realmente voglio. Eppure c'è un punto fisso nella mia mente. Lui. Lui che, nel bene e nel male, mi ha segnato l'esistenza e mi fa abbassare lo sguardo ogni volta che i miei mi elogiano. Non so cosa gli sia preso, cosa lo ha spinto a comportarsi così; anche se provo a darmi delle risposte arrivo sempre lì: di sicuro ci teneva, almeno un po a me. Si forse poco, un pochino. O forse pensarla così mi fa vivere meglio. Boh, mi sto fasciando la testa prima di esser caduta e fatta male. Aspetterò un altro po' di giorni e poi avrò ogni risposta alle mie domande. O almeno così si spera!! Pochi, pochissimi giorni e tutto sarà più limpido e chiaro, quasi come se queste incomprensioni tra di noi non ci fossero mai state. Ho bisogno di lui, di quegli occhi, di quelle mani, di quel suo modo di devastarmi, di bruciare le paure, di riempirmi e buttarmi giù. Ho bisogno di quell'altalena emozionale che solo con lui provo, forse perchè quello che voglio è stare insieme a lui, senza catene, limiti, paranoie ed intromissioni. Fosse facile!! Vorrei tanto che quel 'ti voglio bene' oggi avesse ancora senso, che non fossero state 3 parole dette in quel momento catartico perchè infondo 'ci stavano bene', di non essermi attaccata ad una cosa che non c'è. T'ho sempre creduto e sto continuando a farlo anche in questo silenzio che mi pesa più di ogni tradimento fatto per esser tua.... 

domenica 3 luglio 2011



Petto a petto, naso a naso, palmo a palmo siamo sempre stati così vicini. Polso a polso, alluce ad alluce, labbra che sembravano l’interno di una rosa. Com’è potuto succedere che quando ti ho raggiunto con le dita sembra che ci sia più della distanza tra noi in questo letto California King? Siamo distanti 1o mila miglia. Scommetto che desideri la California a queste stelle del cuore per me.  Il mio Re della California. Occhio a occhio, guancia a guancia, fianco a fianco fu dormivi accanto a me. Braccio a braccio dall’alba al tramonto con le tende tirate ed un’ultima piccola notte. Com’è potuto succedere che quando ti ho raggiunto con le dita sembra che ci sia più della distanza tra noi in questo letto California King? Siamo distanti 10 mila miglia scommetto che desideri la California a queste stelle del cuore per me. Il mio re della California. Proprio quando volevo rinunciare a noi ti sei girato e mi ha dato un ultimo tocco che ha fatto sentire tutto meglio e anche i miei occhi si sono sentiti meglio. Sono così confusa voglio chiederti se mi ami, ma non voglio sembrare così debole forse ho sognato la California. Com’è potuto succedere che quando ti ho raggiunto con le dita sembra che ci sia più della distanza tra noi in questo letto California King? Siamo distanti 1o mila miglia. Scommetto che desideri la California a queste stelle del cuore per me.  Il mio Re della California.

_ California King bed; Rihanna _ 

sabato 2 luglio 2011

attendo, attendo invano...forse!

Ho nelle scarpe la voglia di andarmene, di non aspettare più, ma mi frena il cuore, mi frena l'amore. E stavolta nemmeno mi chiedi di restare, di provare a rimanere. Mi parli dei tuoi sogni, di quello che vuoi fare, di tutte quelle cose che non hai mai smesso d'amare. Mi parli di tutte quelle cose belle che sono in te, tra le quali però non ci sarà mai niente di me. Mi chiedo cosa sto facendo, tu continui a raccontare e io mi rimetto a pensare. Cosa ci faccio ancora qui? Aspetto un treno che hanno soppresso, un seme dal quale non nascerà nessun fiore, l'ora successiva in un orologio rotto e senza pile. Aspetto il mio, il nostro momento.   'Tornerò, vedrai'   come se tu non capissi che io non vorrei proprio tu te ne andassi, per l'ennesima volta, soprattutto ora che tra le mani non ho più nulla di noi, ché se prima tenevo la fiamma accesa, la cenere che ne resta mi scivola tra le dita. Ho paura di perderti, ho paura di perderci. E vengo più vicina a te se mi devi dire un segreto, sei stupido poi, vicina  a te ci verrei a prescindere. Autolesionismo, masochismo puro. Non prenderò mai il suo posto, non prenderò proprio mai un posto accanto a te. Intanto è un mese e mezzo che sfondo porte, sbaglio chiavi nelle serrature, passo nottati in bianche seduta a terra ad aspettare di vederti aprire, di aprire il tuo cuore a me, per sentirmi dire 'ciao amore'.   Non risponderai.    Nemmeno stavolta, come le altre. Tu dai il via, e io faccio il resto da sola, come sempre, sperando invano che per una volta tu non mi fermi, tu non te ne vada costringendomi a rincorrerti. Tu dai il via, come una chiamata, e poi il silenzio, io che parlo e tu non mi senti. Tu non mi senti e io parlo da sola in una stanza vuota, sperduta che mi aggiro intorno a te, sperando tu mi prenda le mani e le porti dietro la tua testa, come piace a me. Tu non ci sei e io non mi trovo, tu non ci sei e io non mi voglio. Voglio te più di quanto voglia me stessa, e mi fa male, perché non dovrei. Vado contro i miei principi, i consigli che ingenua mi do da sola che non ascolto mai. Mi ripeto ogni volta che è l'ultima in cui mi lascio far del male da te, e mi lascio smentire ogni volta da quella successiva. L'assurdo è che mi sta bene, mi sta bene anche se io sto male per te, te che stai male per lei.    'Scusa, mi manchi'   Non l'hai detto, avresti voluto, ma non l'hai fatto. Perché? Boh, non lo so, dici tu. Non lo sai. Non sai se mi vuoi, non sai cosa vuoi, non sai più chi sei, non sai mai cos'hai. Mi fai le domande e io tento di trovare le risposte, vado a occhi chiusi e non trovo nulla. Caccia al tesoro, ma quale tesoro? Dovresti cacciar me, invece di spararti addosso. Cacciami e trovami, ché poi mi farò sempre trovare, cercarmi è inutile se sto sempre avanti a te. Cosa siamo ora? Quello che siamo sempre stati, né io e te né noi. Siamo una domanda senza risposta, un'equazione indefinita, un palloncino che non vola, un castello adornato a festa senza invitati, un'auto da corsa senza benzina. Siamo tutto ciò che è bello risolvere, aggiustare, guarire. Tutto ciò che è pronto a partire, ma non riesce a farlo. Qualcosa manca.    Ti sei dimenticato di tutto quello che ho fatto per noi?   E' tutto pronto amore, manchi solo tu.