lunedì 31 ottobre 2011

il caos della retorica...

diciotto anni da una settimana e qualche giorno! che super festa! Super come i miei amici, come quelle persone che non hai mai reputato così uniche, come quel video che mi ha fatto ripercorrere tutta la mia vita, tutti i miei errori, le mie insicurezze e le mie gioie, per le lacrime versate come da bambina, senza senso, ma solo perchè non riuscivo a trattenerle. Mi son sentita una principessa, ma forse neanche una regina s'è mai sentita come me! Ero bellissima nonostante non lo sia mai stata, ma non per un vestito indossato o per il trucco fatto bene. No. Ero bellissima per la luce che mi splendeva negli occhi e mi ci sono sentita bellissima: per la prima volta. Sono entrata in quella sala tremando come una foglia scossa dal vento. Avevo tutti gli occhi puntati su di me ed un discorso scritto da una persona importantissima. Avevo nella mia mano destra la sua ed il primo desiderio della serata s'era già avverato! Sì, il mio principe, e sottolineo solo MIO, è tornato da me e questa volta non me lo lascerò mai più scappare. Ero lì, tra gente di sempre e persone dell'occasione, ma lo sguardo era verso l'alto. Non l'ho detto a nessuno, ma avevo nel cuore lui fin dalla mattina. Avevo perfino dormito col suo anello, quello che gli ho tolto in punto di morte ed avevo messo un sassolino, tolto qualche tempo fa dalla sua tomba, sotto il mio cusciono. E poi? Poi me lo sono ritrovato in una foto e le lacrime non hanno retto. No. Era lì, lo sentivo. Sentivo la sua presenza ed il suo abbraccio incerto e sicuro allo stesso tempo. L'ho sentito dentro di me quando sono corsa in lacrime da mamma: solo lei in quel momento poteva capirmi. Noi siamo state le uniche due persone a saperlo amare sulla terra tanto quanto in cielo, e questa devozione è la prima cosa che c'ha unita. Singhiozzavamo come due bambine, nonostante la maturità che ci contraddistingue e tutti hanno capito il perchè. Perchè io 'Nonno' non l'ho strillato casualmente in quella sala: m'è uscito dal profondo dell'anima mia. Stava rinchiuso lì fin dalla sera e non riuscivo più a trattenerlo. Poi le lacrime. Quello è stato il momento più importante di tutta la serata. Lui era con me ed il mio Cappellino Magico, con quella foto, lo aveva catapultato dal cielo sulla terra ancora una volta per me. Il mio più grande desiderio era di vederlo entrare in quella sala attraverso le luci psicadeliche e venirmi a dire 'sono tornato per non andar più via', ma questa è una gran bella chimera. Eppure un giorno sarà così, mi sveglierò e lo troverò accanto a me. E' così, la speranza è l'ultima a morire ed in me non s'è mai spenta... che la vita mi riservi ciò che serve, spero...

venerdì 28 ottobre 2011

diciotto anni ed un discorso...


Tutto ebbe inizio il 23 Ottobre del 1993 quando da una coppia di giovani innamorati nacque una bambina....
Lungo il suo cammino incontrò molte difficoltà che grazie alla sua audacia e alla presenza inevitabile della sua piccola famiglia riuscì sempre ad affrontare.


Tra ricordi di noi fanciulli ,quando nemmeno ci conoscevamo, su una presunta altalena innocentemente giocavamo assieme. Probabilmente tu non ricorderai,sono passati tantissimi anni, ma è stato proprio questo a farti riapparire nei i miei occhi...

Ora, inizia la vera vita,quella di sempre, quella sempre in salita, quella che vince chi ha più fiato e chi non si arrende mai quella in cui devi correre da sola con tutto il bagaglio di preoccupazioni, consigli e rimproveri :

ora tocca a te che non ti sei mai arresa,
ora tocca a te che hai scavalcato i muri della sofferenza ,
ora tocca a te farti avanti ,ora tocca a te sperare in una vita migliore sotto una buona stella , ora tocca te …
noi ti accoglieremo con il cuore tra le mani ,
con il cuore tra queste pochissime righe e questa sera riuniti tutti insieme a festeggiare con amici e parenti il tuo 18 esimo compleanno …
ti auguriamo di vivere nel modo più sereno, nel modo più sperato ,
potrai contare su di noi ,
potrai far forza su di noi,
potrai piangere sulle nostre spalle.
Ora Vestita di rosso
tra i capelli una lucente corona entri tu...
così questa sera sarai quella piccola stella che entrando da quella porta butterà dietro di sé il passato.....
Con una difficoltà immensa nel scrivere queste sentite parole sappi che ti vorrò sempre bene il tuo cappellino magico....

mercoledì 26 ottobre 2011


un silenzio cosi denso non era previsto strade, muri vetri e ora ci dividono ed io se fossi almeno certa di quello che sento troverò il motivo ovvio per raggiungerti, ma non so più che cosa scegliere. Cambio il colore oppure muore questo bisogno che ancora mi porta a te cercarsi ha un senso, ma è giusto adesso? Adesso una risposta non c'è. La distanza è un fuoco lento che non scalda adesso, ma scioglie lentamente i nodi dei segreti tuoi se fossi solo un po più certo se stare o lasciare troverei un motivo ovvio per decidere, ma non so più che cosa credere. Cambia il colore oppure muore questo bisogno che ancora mi porta a te. Cercarsi ha un senso, ma è giusto adesso? Adesso una risposta non c'è. Si spengono già le ultime luci di questa città ed alba sarà se ogni dubbio cadrà non c'è tenerezza o rancore che porti a te. Cercarsi ha un senso, ma è giusto adesso? Adesso una risposta non c'è un silenzio così denso non era previsto, ma nonostante le incertezze io ti penso

_ punto di domanda; Alessandra Amoroso _

martedì 25 ottobre 2011

una parte e l'altra...

vorrei solo dirti liberamente e senza ostacoli ciò che sei per me, ma poi so che non è possibile e che, molte volte, ciò che si desidera o non lo si può ottenere od è troppo lontano da te e mai riuscirai ad afferrarlo. Sono rimasta senza parole per tutto quello che hai fatto per me, mi hai dimostrato tantissimo ed io a stento riesco a dirti quanto ti voglio bene. Sei un amore di ragazzo e per me sei molto più di un semplice cugino di non so quale grado! Di solito tra parenti c'è solo un affetto d'obbligo legato alla condizione creata da altri e a schemi generazionali fissi all'interno dei quali ti trovi a scrivere il tuo nome in un albero genealogico e a tirare le somme con una freccia. Ma con te, questo giochetto astruso, non ha funzionato. Ci siamo conosciuti così, per puro caso, su una presunta altalena. Giocavamo innocentemente e incoscientemente insieme ignorando quel futuro che poi, da grandi, ci avrebbe unito creando qualcosa di più grande. Eravamo lì. Te hai ricordi nitidi di noi due insieme mentre io, a stento, ricordo di te piccolo. Eppure non mi rammarico di questo, anzi, ne sono contenta perchè, a distanza di anni, nel momento in cui i nostri sguardi si sono incrociati ed i nostri battiti si sono sintonizzati i flashback ti hanno riportato alla mente il tutto ed io mi sono limitata a crederti. Sì, ho creduto in quegli occhi che quando sorridi diventano ancora più belli, in quelle mani che ferme non sanno stare, in quel sottovalutarti continuamente ed in quell'estro artistico che ti rende meraviglioso agli occhi miei. Vorrei solo che tu capissi quanto importante sei per me perchè sei qualcosa di più di un amico, un conoscente od un semplice cugino ed ora che sono un anno più grande le cose non sono per niente cambiate: io non riesco a dimostrarti nulla e ci soffro tantissimo. Allora, quando sento che non riesco a tenere imprigionate dentro di me tutte queste emozioni in contrasto fra di loro, prendo una penna e scrivo di te, proprio come sto facendo ora. Te giochi con la musica ed io, con le parole! A volte penso che sono una stupida e che certe cose farei prima a tenermele per me e a non complicare ancora di più le condizioni in cui mi trovo, ma è più forte di me. Non so mai cosa fare e come comportarmi, non riesco mai a prendere una posizione od impuntarmi per ottenere qualcosa che voglio, va beh sono la solita Stella fannullona. Ora basta però, finirei per annoiarti con queste parole che mai capirai, perchè sono impossibili e limitate. Voglio solo dirti che questi diciotto anni li dedico tutti a te, perchè sei tu che li hai resi unici e che mi sei stato accanto più di ogni altro, anche solo con una parola di conforto od uno sguardo rassicurante; li dedico a te che hai un cuore grande in cui io mi sento piccola piccola; perchè sei un amore di ragazzo e non smetterò mai di dirtelo; li dedico a te che, pur non sapendolo, a volte hai asciugato una mia lacrima e portato un nuovo sorriso, perchè con un video mi hai fatto ripercorrere una vita di gioie ed ingiustizie; li dedico a te che con un bacio mi consoli, con una tua piccola e fredda mano mi rassereni il cuore, perchè ora come non mai ho bisogno di sapere che tu ci sei. Li dedico a te perchè stai diventando davvero importante... ricordi quando l'altra sera t'ho detto che, ogni volta che ti penso, mi viene in mente il blu!? Adesso posso dirtelo! Anch'io ho un ricordo tutto mio che segretamente e gelosamente tengo con me. Certo è molto più recente, ma è pur sempre un qualcosa che mi ha colpito. Ricordo te, sul palco, investito da mille sfumature di blu, mentre con le tue mani creavi qualcosa di sublime. Alcuni l'avranno vista come un semplice effetto ottico ed una semplice musica orecchiabile, ma per me era qualcosa di più. E' da lì che tutto ha preso una via diversa. Te hai continuato a donarmi emozioni sempre più forti, che a stento riuscivo a capire ed io mi lasciavo tranquillamente cullare da loro... Va beh, sono pazza e lo sai! Però sappi che io, quella luce, te la vedo addosso ogni qual volta che i miei occhi si posano su di te...e non so spiegartela, non so spiegarti il suo significato o cosa rappresenti. So solo che ti dona e che fa riflettere la tua unicità. Ora ho davvero esaurito le parole ed inizio a provare un grande senso di smarrimento, sì, perchè non so mai cosa penserai di me. Ma mi sono messa a nudo, proprio come quando da piccoli giocavamo e non ci importava di niente e nessuno...magari fosse possibile farlo anche ora: sarebbe più facile. Voglio solo dirti una cosa: scusa per quella parte di me che a stento riesce a dirti ciao e per quell'altra che ti vede importante . Scusale entrambe e sappi che in una cosa vanno d'accordo: tutte e due ti vogliono un infinità di bene e sono disposte ad accoglierti fra le loro braccia ogni qual volta ne avrai bisogno... 

lunedì 17 ottobre 2011

cinque giorni...

cinque giorni e tutto cambierà, cinque giorni e tutto sarà perfetto. Ho un discorso pronto ed una lettera da leggere, un vestito rosso ed una corona lucentissima, un ragazzo che mi ama e la musica in scaletta, ho una sala prenotata e 5o persone a festeggiarmi. Sono mesi che non si fa altro che preparare il tutto, sperare che ogni cosa sia perfetta e che ognuno si diverta più della festa precedente, ma ora i balli sono chiusi e tra cinque giorni si tireranno le somme. Cinque giorni e salgo a quota +18 e non me ne sento uno! Entrerò accompagnata da lui: occhi azzurri e viso angelico. Sì, di nuovo insieme. Alla musica ci penserà lui, il mio cappellino magico, e all'intrattenimento il mio papone. Al centro di tutto ci sarò io, con i miei numerosi difetti mascherati da un alone di superiorità, con quei tacchi che toglierò dopo tre secondi, quel vestito che amo e quel tavolo con la migliore compagnia. Poi ci saranno loro, gli amici di sempre, i nemici dell'inconveniente, i parenti non scelti, il fidanzato ufficialmente ufficiale, una sorella accompagnata e dei genitori contenti. Al centro di tutto ci sarà quel 23 ottobre del lontano 1993 in una Terracina in cui due bambini erano stati scambiati, ma alla fine tutto si risolse Stella tornò dalla sua mamma Cristina e Massimo dalla sua. M'avevano scambiato! Mamma pure allora non mi voleva! Aveva già capito che sarei stata un osso duro, una stella di quelle che fa di tutto per non diventare una nana bruna, ma io, nonostante tutto ancora continuo a lottare...ma ora passeranno pure questi cinque giorni e forse poi scriverò. Scriverò di me cosciente di quello che sono nella realtà.

cosmopolita proveniente da una poleis dal nome incerto...

ho un professore d'arte quest'anno abbastanza strano. Ma non uno strano normale, strano forte. E' strano perchè in tutto quello che dice, con un accento mezzo napoletano-inglese-spagnolo, ci trovo una magia unica. Non sono pazza eh! Un giorno ha detto: 'domani mattina mettetevi una maglia gialla e uscite di casa...noterete tutte le cose gialle che non avreste mai visto'; poi la lezione dopo dice 'un artista non è colui che crea, ma colui che indicando un oggetto lo rende arte' e per me c'ha ragione, è una cosa pazza, ma son d'accordo con lui. E' vero, sai quante cose ci perdiamo ogni giorno. Oggi perchè sono incavolata nero, domani perchè sono felice ed intanto hai perso mille opportunità e non te ne sei neanche accorto. Bisognerebbe fare come lui: vivere ogni ora come se fosse l'ultima e lo fa insieme a tutti i suoi filosofi, ai suoi colori, a quel gilet che porta da sempre e quella borsetta scozzese. Riuscissi pure io ad essere come lui, come quell'artista che crea con un dito: a me viene in mente solo Michelangelo ed il suo Giudizio Universale! Ma sono in simbiosi con lui, mi domando se dentro quegli occhi celesti-verdi ci sia molto di più di un semplice professore mezzo stempiato e cosmopolita, ma come il solito non riesco a rispondermi. Non lo so, penso che quell'uomo sia ricco di risorse e che le vorrei conoscere dalla prima all'ultima...è proprio vero che io gli artisti li riconosco a colpo sicuro!!

lunedì 3 ottobre 2011

grazie a me...

c'hanno provato a fermarmi e ieri sera ci stavano pure per riuscire, ma solo una parola mi esce oggi dalla bocca: che schifo! Schifo perchè 'sta società è corrotta, perchè se conosci un bidello vinci un concorso, perchè se sei parente di Tizio inevitabilmente Caio ti tiene sott'occhio e diventi più potente di Dio, perchè se non sei figlio di papà o di Qualcuno col cavolo che ti fai un futuro. Ma non è che lo capito ora, l'ho sempre saputo, m'illudevo solo che le cose potessero cambiare e che quando c'è di mezzo un rapporto importante queste cose non succedessero. Inutile a dirlo: le cose non stanno così. No. Questa specie d'essere vertebrato (perchè non mi viene da chiamarli uomini uno schifo di persona così) s'insidia fino all'ossa, ti succhia tutte le parti nutritive e poi ti butta nel secchio della spazzatura. Approfittarsi degli altri, parassitismo come lo vuoi chiamare?! Scegli te che per me è indifferente. So solo che, fin dalle scuole elementari, i ciambelloni, i caffè ed i tramezzini sono sempre valsi più importanti del rimboccarsi le maniche, passare ore a spaccarsi la schiena e non dormire la notte per la paura di aver dato poco. O son io che ragiono male, oppure sono gli altri che si comportano male. E non ragiono così perchè, come si dice tra noi giovani, sto a rosicà, ma perchè così non va, non deve andare. Qua viene premiato sempre e solo chi si trova il tappeto rosso steso per terra e l'unica fatica che deve fare è quella d'alzare i piedi per non inciamparci sopra e noi poveri cretini che 'sta possibilità non ce l'abbiamo?! Ci diamo (scusate il francesismo) in culo!  Ah beh, così gira il mondo...mica per rivoluzione o rotazione. No, a chi c'ha più parenti in alto e li usa... Mi sa che son rimasta l'unica cretina in tutto il mondo a volersi costruire un futuro con le proprie mani. Ma, queste mani, non stanno impastando ciambelle...stanno plasmando DAVVERO un futuro: il mio. E non dovrò dire grazie a nessuno...

cinque nonni ed io son sola...

un nonno è colui che ti prende in braccio e piano piano ti spiega la vita, è colui che quando cadi dalla bicicletta su cui sei andata la prima volta ti viene in contro e ti medica le ferite, è colui che da piccola ti comprava sempre le tue caramelle preferite. Un nonno è colui che ti ama più di quanto abbia fatto con suo figlio perchè frutto di un fiore più grande, è colui che ti regala un peluches per non farti sentire sola di notte, è colui che su quelle ginocchia ti racconta il bello ed il cattivo tempo. Un nonno è colui che ti presenta fiero agli altri, colui che ti accompagna a scuola, colui con cui fai lunghe passeggiate. Un nonno è colui che cucina meglio di tutti, è il primo che si preoccupa di te e che chiede a tua madre 'ma è tornata?'. Un nonno è un pezzo della tua vita che ti trovi accanto fin da quando nasci e non lo scegli: sta lì, ti piaccia o no. Un nonno è sangue tuo miscelato a quello dei tuoi genitori, è amore puro nelle vene e saggezza infinita. Un nonno è quella persona dalle mani ruvide, il corpo indolensito, ma l'animo di bambino. Un nonno è qualcosa che io non ho più. E non mi viene in mente oggi perchè è la festa dei nonni. Mi viene in mente ogni qual volta la sento pronunciare questa parola perchè io sono stata la più fortunata nell'avere cinque nonni, ma la più sfortunata a rimanere senza di essi proprio ora che ne ho più bisogno. Sì, ho lei,ma lei per me non è niente. Non voglio fare la cattiva e l'insensibile della situazione, ma è così...un nonno lo chiami nonno perchè ti viene dal cuore. Nonna la chiami nonna solo perchè t'è imposto da quella parentela che vi unisce...

sabato 1 ottobre 2011



ho bisogno di te più di qualsiasi altra persona in questo mondo non possa mai avere bisogno di te. Ho bisogno che tu ti prenda cura di me, ho bisogno che tu mi tolleri e più di tutto ho bisogno che tu mi ami, perché io ti amo.

_ Homer Simpson _