mercoledì 6 aprile 2011

amore popolare....

come di ogni città c'è il quartiere ricco e quello povero, beh anche dentro ognuno di noi c'è la ricchezza e la povertà. Quella ricchezza che sa d'emozioni, d'anima; pronta a giocarsi i soldi per ognuno e a farsi in mille pezzi per nessuno. La saggezza e l'astuzia ne sono comprese ed esse giocano e fanno di ogni cosa, un piano per vincere. La povertà stà nella semplicità, senza troppe sfarzosità nè troppa eleganza. L'umiltà, la strafottenza, la voglia di scoprire ogni cosa e farne di tutto, un mezzo proprio; beh, ne fanno parte anche queste! Ogni persona, dunque, credo sia fattore di molteplici sogni e molteplici incubi. I sogni credo siano i pregi che cercano di migliorare il carattere di ognuno, ispirandosi ad un uomo ideale o donna; e che gli incubi rappresentino i difetti che aiutano l'uomo a cacciarsi via dal corpo quelle macchie nere piene di terrore e paura, d'arroganza ed egoismo. Gli incubi ci aiutano a renderci migliori, a cancellare la superbia innata dell'uomo, a farci tornare con i piedi per terra ogni volta che tiriamo troppo su il naso. Poi ci sono gli affetti, quelli che in un normale quartiere tu chiameresti " i giardinetti pubblici". Ci sono quelli veri, ma troppo ostentosi e quelli falsi che per la maggior parte della volte passano inosservati per veri. Questi sono la rovina della popolazione, quello che induce a creare più case perchè invece di essere uniti ci si separa sempre più spesso, quello che crea scuole a tempo pieno per buttarci dentro povere creature nate da un presunto amore, quello che spinge gli altri a cambiare lavoro e paese.

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