giovedì 31 marzo 2011



Per conquistare la tua identità puoi rischiare di perderti lungo la via, ma supererai le difficoltà se un amico ti fa compagnia ti accorgi che è lì, vive in te. Nell'attimo in cui ti fidi di lui tutto il cielo lassù si tinge di blu non dovrai arrenderti mai, non hai da temere se scopri di avere un'amico accanto a te. Sa quali sono i timori che hai, conosce i tuoi pregi e i tuoi limiti, riesce a capire quello che fai, TI AMA COSI' COME SEI. Ti accorgi che è lì, vive in te. Nell'attimo in cui ti fidi di lui tutto il cielo lassù si tinge di blu, non dovrai arrenderti mai non hai da temere se scopri di avere un'amico accanto a te. Sa vincere, perdere, vincere, credere in te e in quello che fai, è un semplice complice che presto ti dimostrerà la sua lealtà. Nell'attimo in cui ti fidi di lui tutto il cielo lassù si tinge di blu non dovrai arrenderti mai non hai da temere se scopri di avere un'amico, un caro amico, un vero amico accanto a te...

_ l'attimo in cui; L'Aura _

mi ritorni in mente...

quanta malinconia mi ha messo addosso quella tua foto, trovata così per caso sul portale. L'ho guardata con gli occhi pieni di lacrime, non riuscivo quasi ad intravedere i lineamenti scarni del tuo viso e le sagge mani costruttrici che stringevano come non mai quella forchetta con un po di torta. Non ci sei più ora, pur continuando a vivere giornalmente nel mio cuore. Ora sei lì, confortato nell'urna che ci permette questa corrispondenza d'amorosi sensi e curi il tuo orto, i bambini delle elementari, rimproveri le maestre che sprecano il gesso, ringrazi tutte le mamme affettuose che ogni giorno ti portano piccole leccornie e continui a creare delle meraviglie con le tue umili mani. Non avrei mai pensato che tutto questo si scatenasse dentro di me una volta che tu non ci fossi più stato, sì certamente mi saresti mancato, ma non avrei rimpianto come non mai le serate passate a guardare le stelle, le caramelle charms, le colazioni fatte di nascosto, i pranzi sempre migliori dei mie compagni di mensa, la seicento blu e la tua cigliegina sotto il braccio!! Non avrei mai pensato che quei ghiaccioli al limone, quella panciona che si aggirava per casa, quei serpenti ricavati da una foglia di palma, quelle lucertole di porcellana, i pesci, i ciclamini e le domeniche al lago mi mancassero così tanto. Sei stato la parte più bella della mia infanzia, quella legata alle tante liti e disguidi e finita con pianti e sere senza cene per il nodo alla gola. Mi manchi, mi manchi più di ogni altra cosa, perchè solo te sapevi consolarmi e degnarmi di tutte le attenzioni come nessun altro al mondo...

la mia religione...

diciamo che Dio per me non esiste che potrei scriverlo anche così : dio. Non mi cambia nulla un'insignificante lettera grande o piccola. Non esiste, non potrebbe permettere questo sfregio, questo ammazzarsi con le parole dette solo per far rumore, la ricerca di una carezza solo per farti avvicinarti e ucciderti meglio. Dio è quello a cui ognuno si aggrappa in tempo di guerra e di pace, quello che ti permette di andare avanti, di acquistare un po di serenità quando tutto ti crolla addosso, quello a cui rivolgi ogni singolo pensiero sia felice che triste. Dio non è quello che ti inculcano da piccolo nel cervello solo per spiegarti il perchè a scuola fai religione, quello delle convenzioni, quello che a Pasqua cerchi nell'uovo di cioccolato o a Natale metti in una capannina di legno fatta da te. Dio è tutto quello che ti rassicura: una stella, una persona, un anello, una foto, una frase. Dio non esiste; te lo crei solo per sopravvivere...devi credere solo per questo, se non credi muori e allora ti omologhi al resto del mondo. Io ripudio la Chiesa, Dio, Gesu e tutto il resto. Penso che le feste siano inutili perchè non sono più fatte per riunire una famiglia, ma per scopi commerciali; la Chiesa è troppo ricca e la gente muore di fame sotto occhi indiscreti; l'ora di religione è una perdita di tempo celato da un falso buonismo di massa; fratellanza, amore, abbasso razzismo e poi!? In Libia, nel 2o11, scoppia la guerra!!! Ed io dovrei credere a questo schifo, a quelle stronzate scritte in un libro che solo i preti leggono, ad un qualcosa che dopo la morte ci dia la salvezza!? No, grazie. Preferisco morire senza convenzioni, morire con la convinzione che l'unica cosa buona che ho avuto dalla vita è il mio dio personale: NONNO. Lui si che era\è immenso, immemore, unico, fraterno e comprensivo. Lui si che meritava di essere eterno e di vivere con me per sempre. Lui si che ha fatto miracoli e continua a farne per me. Io credo in lui: è la mia religione, quella che mi permette di andare avanti giorno per giorno.

fatal quiete...

Ti amo; si ti amo dal gran bene che ti voglio. Lo vuoi capire o no? Vuoi ficcarti in testa che sei la cosa più bella che ho? Anche solo se ti vedo con i miei occhi mi illumini le giornate. A volte dal gran che mi manchi e quando non posso tenerti accanto ho delle visioni, visioni che parlano di noi, mi fanno sentire meglio perchè è come se tu fossi li accanto a me. Ti ho conosciuto per sbaglio, per puro caso ve ne rendete conto di quanto sono stata fortunata cazzo? Ma se io non avessi te non so proprio come farei, ti dovrei inventare anche se nessuno sarebbe mai come te. Oh lo amo per tutto quello che fa, per quello che è; semplicemente se stesso. Lo amo perchè è così forte che dentro diventa fragile fragile e come un bambino arriva da me correndo. Lo amo perchè è capace di farmi sorridere anche quando sto male, quando tutto sembra impossibile da superare arriva lui che mi fa brillare gli occhi. Gli basta un niente, un abbraccio e tutto va a posto. Ha saputo capirmi, starmi accanto nei momenti più difficili e asciugarmi le lacrime con un bacio colmo di sentimento. E' una meraviglia di persona, una come poche. Per una volta qualcuno ha deciso di farmi un dono e l'ho accettato ben volentieri...nel momento in cui, per la prima volta i nostri sguardi s'incrociarono, io capii che tu eri per me quello che io sarei stata per te. Nessuno può e deve dividerci, noi siamo nati per stare insieme.

mercoledì 30 marzo 2011

piccoli per sempre...

"ci sono quelle sere belle da morire in ci puoi giocare invece di dormire, quando ci si sente piccoli per sempre" e chi non vorrebbe tornare indietro, dare quel bacio mai dato, pronunciare parole mai dette, avere come unica preoccupazione quella di dire "ciao io mi chiamo Stella*, vuoi giocare con me!?". Da piccoli tutto è più semplice, da piccoli siamo furbi, paraculi e facciamo le scarpe agli adulti; da "grandi" siamo polli senza ossa nè carne, senza palle e testa, da "grandi" ci roviniamo e odiamo chi ci ha messi al mondo. Ogni tanto ci si riunisce e iniziano i "ti ricordi" , "madonna io pure facevo la stessa identica cosa" , "quelli si che erano bei tempi" e allora perchè non essere grandi-piccoli?! Perchè non ritrovare quel visino da furfantello spensierato, quello con gli occhioni dolci quando volevi una caramella in più, pieni di lacrime quando le verdure giù proprio non ci scendevano, quelli che facevano finta di dormire solo per farsi prendere in braccio da papà Altero e mamma Premura, che ascoltavano a bocca aperta le storielle di nonno e col dito i bocca andavamo a letto?! Darei tutto per rivivere una sera di quella, in cui le lacrime scendevano per un gioco rubato e non per un cuore in frantumi; quando il problema più difficile da risolvere era quel "e io non ti sono più amica" che durava massimo 2 secondi; quando i bimbi erano tutti uguali, tutti ti volevano bene ed il fidanzatino non ti tradiva mai portandoti orgoglioso un po di fiorellini di campo...che bello, mi manca tutto ciò!! Giorni fa rimasi meravigliata dal comportamento della mia "classe", già il metterla tra virgolette fa intendere che i rapporti non sono dei migliori, eppure, ci rimasi a pensare. E' normale che a 18 anni si inizino a fare delle decisioni, a preferire qualcuno piuttosto che altri, ma quel giorno non fu così. Erano tutti intenti a parlare di qualcosa...qualcosa che li univa tutti e 13, qualcosa di bello da morire che li induceva a scambiare idee pacificamente e senza litigare nè alzare la voce. Pian piano si aggiungevano tutti a quel gruppo che da 4 diventava sempre più grande. Incuriosita mi avvicinai con il mio migliore amico: parlavano di cartoni!!!! I cartoni!!! Ecco cosa ci accomunava. Seduti uno accanto all'altro partecipavamo attivamente alla grande discussione: per una volta eravamo uniti, condividevamo la stessa passione, i stessi gusti, la stessa voglia di rimanere PICCOLI PER SEMPRE...

ti ama così come sei....

hai scritto un pezzo di te nel libro della mia vita e insieme lo stiamo leggendo. A volte la ruota gira, la fortuna ti spalanca le porte della sua reggia e te sei immerso nelle stelline magiche in grado di poter realizzare ogni tuo desiderio. Le guardi a bocca aperta, meravigliato da quel meraviglioso spettacolo. Poi ti guardi intorno e nella tua mano destra ne trovi un'altra piccola e fredda, trema: ha paura. Tutti abbiamo paura di perdere quella cosa per cui abbiamo sempre lottato, colui che ci fa stare bene, ci completa e con un solo sguardo è in grado di capire ogni tuo pensiero. In quel momento eravamo lì, in quel cielo favorevole a noi, ci tenevamo per mano come facciamo da un anno a questa parte. Combattiamo insieme condividendo lacrime e sorrisi, pezzi di cuore e cioccolata, parole scritte e segreti sussurrati. Sei unico, unico nel tuo essere. Non ho mai avuto la fortuna di avere accanto a me qualcuno di così, così indefinibile. Sei un semplice complice che ogni giorno mi mostra la sua lealtà, perchè nell'attimo in cui ho deciso di fidarmi di te il cielo si è tinto di blu e non mi sono mai arresa: ho te, ho tutto. Non sai quanto mi rende felice far parte del tuo piccolo mondo, far parte dei tuoi pensieri, avere le stesse passioni, le stesse idee ed ideali; sei una parte importante di me. Litigare con te è impossibile!!! Posso essere arrabbiata quanto voglio, ma alla fine i tuoi occhioni mi convincono sempre!! Conosci i miei limiti, i miei timori, i miei pregi, capisci quello che faccio e mi ami così come sono; non hai mai cercato di cambiarmi, non mi hai mai messo da parte pensando ragionevolmente. Non permetterò mai a nessuno di portarmi via questo sprazzo di gioia, questa stella caduta sulla terra per me: chi ti ha fatto avvicinare di nuovo mi voleva davvero bene, e non sa quanto glie ne sono grata io. Alla fine sappiamo però che sarà il tempo a dire quello che è stato, quello che è e quello che sarà. Io non ti abbandonerò MAI. 

sabato 26 marzo 2011

il giorno dei giorni più tristi....

oggi sono piena. E' uno di quei classici giorni in cui, se prendo carta e penna, non mi stacco da essi finchè non ho finito almeno 2 astucci di inchiostro. Non mi va nè di piangere nè di mandare a fanculo il mondo. Scrivo il che è meglio, sublime direi. Scrivo parolacce, insulti, imprecazione contro ogni cosa continuandomi a fare del male, non capendo che gliela sto dando vinta e che devo DIMENTICARE TUTTO E VIVERE. Ma perchè è così difficile?! Perchè una volta ottenuto tutto quello che desideri da una vita poi non puoi farlo tuo!? Quant'è ingiusto 'sto mondo, questo schifo di mondo. Quattro anni della mia vita buttati al vento, come piume di una gallina prima di finire nel brodo caldo. Almeno lei, se mangiata, è buona!!! Problemi su problemi, sofferenze su sofferenze. Tutti che la fanno facile dicendo "lo devi lasciare stare; allontanati" non capendo che, se sono viva, è grazie a lui. Ricordo ancora il giorno in cui tornò da me e piangendomi mi disse che ero l'unica persona che gli restava. Il mio cuore in quel momento si era fatto piccolo piccolo e la ragione non c'era più. Gli feci spazio nel mio mondo e, anche se mi aveva fatto tanto male, lo accudii con cura. Quello fu il primo giorno della morte e il primo da cui ne derivarono tutti i mali. Perchèèè!!! Perchè mi hanno sempre insegnato a porre l'altra guancia, a prendere l'ennesimo schiaffo e a riporla!? Ma sono masochista od altro?! Non so più cosa voglio....

rantoli di cuore...

altro che mal di cuore, la mia è un ricevere pugnalate una dopo l'altra, senza sosta. Non ho più un cuore, sono brandelli di muscolo cardiaco a cui si attaccano le varie vene che portano veleno nel mio corpo. Anche il mio sangue è una mistura di delusione e sofferenza. Nessuno se ne rende conto, ognuno pensa al proprio infondo. Ma te non dovresti comportarti così, dovresti essere la prima persona a starmi accanto e a sostenermi, mentre sei il genio del male. Fai di tutto per farmi star male, per rendermi la vita più insopportabile del dovuto, per farmi pesare ogni cosa, odiare ogni colore, parola, macchina, oggetto mentre te, sereno, ti vivi la tua vita. Sono una stupida, stupida da morire. Tu non ti curi amenamente di me, mentre io muoio per te e sono sempre pronta ad ogni tuo comando. Sono oggetto dei tuoi "desideri materiali" e mi lascio sfruttare senza batter ciglio. Non ci si comporta così, nè devo permetterti ciò. Se non te ne sei accorto, IO, ho un cuore a tuo contrario, IO, provo dei  sentimenti VERI, IO, ti ho sempre stimato come persona, IO, ci sono sempre stata, e tu, ti sei sempre preso rivincite su rivincite senza mai dirmi "grazie stronza per starmi sempre sotto i piedi". Mi sono scocciata sai!? Lo dico tante volte e non lo faccio mai, sta volta ne ho piene le scatole, il cervello, il corpo e lo stomaco colmo di acidi. Mi hai stancato te, tutte le tue paranoie e le tue puttanelle da quattro soldi, mi hai rotto il cazzo te e quei occhi, cuore ed orecchi foderati di prosciutto cotto. Esisto solo quando ti pare?! Quando sei solo e immezzo alla merda?! Ok, pulisciti da solo...Stella* non c'è più.

prostituendoti il mio cuore....

Vivere o sopravvivere, amarti od odiarti, avvicinarti od allontanarti!? Vorrei una medicina sai, un vaccino anti-te. Qualcosa di forte che ci allontani per sempre e mi renda libera: libera di vivere senza il tuo peso sul mio cuore. E' una sofferenza continua starti accanto, vorrei piangere per potermi sfocare, ma poi mi chiederesti il perchè e non potrei dirtelo. I miei occhi sono stanchi di poterti solo vedere e non osservare, le mie mani toccarti e non sfiorarti, il mio cuore di desiderarti e non averti...sto impazzendo e tutto questo per te. Sei come una malattia incurabile: inizi da una piccola appendice per poi espanderti nel restante corpo sano con il passare del tempo. Non resisto. Non posso più ascoltare le tue parole e trattenere quelle che vorrei urlarti addosso belle o brutte che siano; anch'io voglio vivere e se non posso averti voglio vivere senza di te. Sono schiava di te, del tuo corpo, dei tuoi occhi, delle tue parole; sono schiava di qualcosa che non sarà mai mio, ma sempre degli altri. In molti mi dicono che sto prostituendoti il mio cuore. Hanno ragione, ma imperterrita continuo per la mia strada non curandomi dell'insania che mi porto dietro. Come faccio?! Non trovo nessun rimedio né scuse per allontanarti... i miei pensieri sono stanchi di correrti appassionatamente dietro....

giovedì 24 marzo 2011



E lì, a quel punto, cadde il quadro. A me m’ha sempre colpito questa storia dei quadri. Stanno su per anni, poi senza che accada nulla, ma nulla dico, fran, giù, cadono. Stanno lì attaccati al chiodo, nessuno gli fa niente, ma loro a un certo punto, fran, cadono giù, come sassi. Nel silenzio più assoluto, con tutto immobile intorno, non una mosca che vola, e loro, fran. Non c’è una ragione, perché proprio in quell’istante? Non si sa. Fran. Cos’è che succede a un chiodo per farlo decidere che non ne può più? C’ha un’anima, anche lui, poveretto? Prende delle decisioni? Ne ha discusso a lungo col quadro, erano incerti sul da farsi, ne parlavano tutte le sere, da anni, poi hanno deciso una data, un’ora, un minuto, un istante, è quello, fran. O lo sapevano già dall’inizio, i due, era già tutto combinato, guarda io mollo tutto tra sette anni, per me va bene, okay allora intesi per il 13 maggio, okay, verso le sei, facciamo le sei meno un quarto, d’accordo, allora buona notte, ‘notte. Sette anni dopo, 13 maggio, sei meno un quarto: fran. Non si capisce. E’ una di quelle cose che è meglio che non ci pensi, se no ci esci matto. Quando cade un quadro. Quando ti svegli, un mattino, e non la ami più. Quando apri il giornale e leggi è scoppiata la guerra. Quando vedi un treno e pensi io devo andarmene da qui. Quando ti guardi allo specchio e ti accorgi che sei vecchio. Quando, in mezzo all’Oceano, Novecento alzò lo sguardo dal piatto e mi disse: “ A New York, fra tre giorni, io scenderò da questa nave ”. 
Ci rimasi secco. 
Fran. 



_ Novecento; Alessandro Baricco _

il bello colpisce l'occhio; la bellezza colpisce l'anima...

oggi per me sei stata un'apparizione, una di quelle bellissime, fantastiche ed inaspettate. Soprattutto inaspettate. Eri bellissimo, come non mai e non lo so perchè. Non riuscivo a staccarti gli occhi di dosso cercando di cogliere ogni piccola sfumatura di te e tenerla stretta con me. Ho capito forse troppo o forse niente, ma so che il mio cuore ha cominciato a battere all'impazzata e non riuscivo a contenere l'euforia dentro di me. Voleva uscire, voleva buttarmi tra le tue braccia e rubarti un bacio pubblico. Quello si che mi avrebbe allietato!! Avrei continuato la mia passeggiata camminando fra le nubi e con la ragione da tutt'altra parte. Non riesco a spiegare la mia reazione. Forse era pura paura, forse era voglia pazza di vederti o forse è proprio vero che le cose le apprezzi solo quando sono lontane da te. Eri bellissimo e brillavi di luce tua. I tuoi occhi erano più azzurri del solito ed è inevitabile perdersi in essi, ma te eri diverso...sono bastate poche e semplici parole per farmi cadere ai tuoi piedi e chissà se questo te lo hai capito. Sono sempre stata del patere che non ti si può discutere ne togliere nulla perchè sei una meraviglia così come sei con i tuoi mille pregi e pochi difetti eppure oggi era qualcosa di diverso. Magari erano diversi solo i miei occhi ed il mio cuore ammaliati dalla tua immagine. Non penso che ti sia accorto di questa mia sensazione e, se lo hai fatto, certamente non te la spieghi tanto quanto me!! Non c'è un motivo, anche se mi ci impegno al massimo non lo trovo. Riesco solo a mettere insieme pochi pensieri balbuzienti e ancora scossi, discorsi organici non me ne escono e forse non ci riuscirò mai. So solo che se basta incrociare i tuoi occhi per cadere in una profonda incoscienza dei sensi, provocarmi un tremolio insistente e non riuscire più nè a pensare e nè a parlare una cosa è certa: sono innamorata di te...follemente innamorata e compio un errore ogni volta che prendo questa cosa con superficialità, penso che sia impossibile, che siamo piccoli e che l'amore vero non esiste. Voglio viverti.Viverti come Dio comanda e come comandiamo noi. Sei una meraviglia amore...una meraviglia di amore...

mercoledì 23 marzo 2011

celeste corrispondenza d'amorosi sensi...

giocare con le parole...ossììì quanto mi piace!!! Voglio essere letta questo sì, ma voglio anche sfocarmi, prenderti a pugni, a parolacce e se lo meriti darti un piccolo bacino, tutto questo utilizzando solo il mio povero polso destro e l'inchiostro della mia fantasia. Intingerò la punta nell'inchiostro dei miei pensieri e sul foglio della mia vita scriverò parole consapevoli e nient'affatto lasciate al caso. Ci sarà una bella frase per tutti: nessuno è diverso o solo nel mio mondo. Per lo straniero donerò una parola di conforto e di rimprovero, per il mio amico una di incoraggiamento e di amore, per i miei nemici una piena di orgoglio e di inferiorità. Non mi perderò in chiacchiere: sarò diretta e coincisa. Non userò tanta punteggiatura: una virgola ed un punto basteranno. Starò molto attenta solo alla forma, questo sì. Siederò al mio scrittoio e con cura estirperò dal Bosco della Sapienza parole altere ed importanti; coordinerò soggetto, predicato verbale e complemento tenendo bene a mente le regole dell'istinto; terrò ben infisso nella mente il destinatario della celeste corrispondenza e guardandola con occhi infantili potrò disegnarla con frasi d'avorio. Sarò pura. Pura come il colore della carta, l'odore di un libro appena comprato e mai aperto, come la dolce melodia proveniente dal solco scuro visibile sul foglio, come colui che leggendo terrà un pezzetto di me fra le mani. 

in un mare di 9oo pensieri e una città di rabbia...

Baricco questi giorni mi tiene compagnia. Mi porta in riva al mare a costruire grandi castelli di rabbia pensando all'oceano e al nostro millennio di nascita: 9oo. Sembra capirmi al volo, suscitarmi profonde emozioni e riempire quel vuoto che ormai da troppo tempo mi appartiene. Riesce sempre a trovare una parola per me "non c'è difesa contro l'errore e sempre sarà così, che continuerai a dire la frase sbagliata nel momento sbagliato, e a non fare l'unica cosa che sai che dovresti fare, a cadere nelle trappole che hai imparato a memoria...non c'è niente da fare" se sono in preda al panico per qualcosa di forse commesso; "Tu non sei come gli altri,  tu fai delle cose, tante cose, e ne immagini ancora delle altre ed è come se se non ti bastasse una vita sola per farcele stare tutte." quando, indaffarata, non riuscivo a stare in sua compagnia. Non mi sono mai sentita così, così dipendente dalle parole di un libro tanto da volerlo tenere per sempre con me, tanto da sentirlo tatuato tutto sulla mia pelle, tanto da piangere dopo ogni due punti e virgolette. E' una magia la tua, la magia perversa di tutti quei grandi artisti affianco dei quali vorrei continuare la mia misera carriera. Com'è strano il mondo!!! Com'è strana la vita...un giorno ti trovi sulla spiaggia a piedi nudi pensando a mille tuo problemi e quello dopo a cercare di capire cosa ha spinto Lui a scrivere queste cose. Questo amo della mia passione: il poter essere letti e leggere contemporaneamente gli altri.

sabato 19 marzo 2011



non già, badiamo, ch'io opponessi volontà a prendere la via per cui mio padre m'incamminava. Tutte le volte le prendevo. Ma camminarci, non ci camminavo. Mi fermavo ad ogni passo; mi mettevo prima alla lontana, poi sempre da più vicino a girare attorno a ogni sassolino che incontravo, e mi meravigliavo assai che gli altri potessero passarmi avanti senza fare alcun caso si quel sassolino che per me intanto aveva assunto le proporzioni di una montagna insormontabile, anzi di un mondo in cui avrei potuto senz'altro domiciliarmi. Ero rimasto, così, fermo ai primi passi di tante vie, con lo spirito pieno di mondi, o di sassolini, che fa lo stesso. Ma non mi pareva affatto che quelli  che m'erano passati aventi  e avevano percorso tutta la via, ne sapessero in sostanza più di me. M'erano passati avanti, non si mette in dubbio, e tutti braveggiando come tanti cavallini; ma poi, in fondo alla via, avevano trovato un carro: il loro carro; ci erano stati attaccati con molta pazienza, e ora se lo tiravano dietro. Non tiravo nessun carro, io: e non avevo perciò nè briglie nè paraocchi; vedevo certamente più di loro; ma andare, non sapevo dove andare...


_  Uno, nessuno e centomila; Pirandello _

quel sonno che ti ha travolto per sempre...

si sono parole buttate lì, tra questi quattro rintocchi di campane che inorridiscono la lezione di filosofia. Già...filosofia... e la vostra filosofia di vita qual'è?! Quella di fare la fine del nostro povero Bruno, cresciuto tra le stesse quattro mura del mio liceo, frequentante la mia stessa sezione e rinchiuso in quel legno malvagio per sempre. Non è più fra noi, quel biondino dai capelli lunghi, magro magro che si aggirava sorridente tra i corridoi; quell'amore di ragazzo che stringeva tra le mani la sua ragazza fiero di lei; quel fanciullo che dormendo è morto vittima di un altro incidente stradale. In questi casi poco importa se hai passato con lui una vita o forse un giorno, importano i secondi in cui il tuo sguardo si è incrociato con il suo, quel secondo che non tornerà mai indietro. Ma come faranno ad andare avanti i suoi genitori, come faranno gli amici a non vedere più quegli occhi luminosi andar in giro per le vie della città, come faranno gli angeli ad accoglierlo. Non lo so perchè noi giovani, tali volte, siamo così incoscienti e masochisti. Bere, spingere il piede sull'acceleratore, assumere stupefacenti solo per sentirsi più grandi non serve a nulla e facendo così risultereste soltanto più infantili. Ogni giorno al tramonto si fa la resa dei conti e ogni giorno costantemente agli appelli mancano sempre più giovani. Sono stanca di questi incidenti, di queste anime della strada che interrompono il loro cammino, di vedere quei soliti fiori attaccati ad un guard rail. Basta riflettere prima di fare le cose e queste di sicuro avranno un epilogo migliore. Ora te sei lì, continuando lo stesso dormire in cui qualcuno ti ha strappato la vita. Addio Bruno...addio da tutti noi...

venerdì 18 marzo 2011

ho capito....

ehm...vediamo un po come posso distrarmi oggi da questo macigno che ho nel cuore e questo nodo che mi stringe alla gola. Potrei finire (o meglio iniziare) il brano per il "Terracina book festival" ma finirei per scrivere solo cose tristi e poi annoierei la commissione. Potrei mettermi a studiare, ho un compito di matematica e uno d'italiano...no, idea sbagliata. Così invece di concentrarmi ripenso al dolore che mi ha fatto. Allora potrei portare Lylly al mare e, con la scusa di farmi una passeggiata, mi svagherei. Sarebbe una buona idea se non fosse legato ad un periodo pessimo della mia vita. Boh!!! A questo punto non so che fare!!! Forse riempirò questo blog di post angoscianti del tipo "non innamoratevi mai della persona sbagliata" come se fossimo noi a scegliere; oppure "non fidatevi delle promesse: anche l'amicizia più solida è destinata a finire" aumentando incertezza e creando scompigli in quelle preesistenti. Ho capito, me ne starò nella mia cameretta in un angolo al buio. Devo diventare più forte di te, devo sconfiggere te e tutti i meravigliosi momenti passati insieme, quei maledetti istanti di pura felicità che mi tornano ogni volta in mente. Ora te sei li, felice come non mai, ed io qui a piangermi addosso. Basta, sono stanca.

preferisco dirti addio...

una tua carezza mi pesa come uno schiaffo. Le tue mani oramai sono isole lontane su cui non tornerò mai più e le tue parole risultano disgustose per le mie orecchie: ti hanno ascoltato a lungo, sono stanche delle tue insulse bugie. Le persone non sono oggetti, non vanno presi, usati e buttati come un sacchetto per la spesa. Quelli sono riciclabili, il nostro cuore no. Ti fai grande davanti agli altri, cerchi di farmi ingelosire e ogni tre parole pronunci il suo nome. Ma non capisci che così facendo ferisci solo di più il mio animo?! Non è gelosia la mia, è incomprensione da parte tua. Nessuno mai ti ha vietato di farti e vivere una vita, ma vorrei farlo anch'io e con te dentro di me non ci riesco. Allora lasciami, abbandonami ora e per sempre. Hai visto che mi puoi sostituire ben presto con la prima che incontri e che ci sta ed io, quindi, non ti servo a nulla. Risulto essere inutile come un raggio di sole quando piove. Non ti capisco più, o forse non capisco più chi è il vero Te. O forse dovrei solo rassegnarmi al fatto che sei come tutti gli altri e che cerchi Stella* finchè ti fa comodo per poi dileguarti nel nulla. Io non ci sto più. Sono stanca. Stanca di questi soprusi che fai al mio cuore. Viviti chi vuoi, ma senza di me. Un unico sogno avevo, quello di continuare quest'amicizia per sempre. Ho smesso di sognare, le amicizie di convenienza non mi piacciono ne tanto meno mi interessano. Preferisco dirti addio.

senza di te...

mi domando come tu faccia a sostituire le persone così facilmente. Io non riesco a far occupare il tuo posto da nessuno eppure sono passati 4 anni, a te basta una serata o forse meno e tutto sparisce...come per magia. Vorrei  scoprire i tuoi trucchetti, almeno la smetterei una volta per tutte di soffrire inutilmente per uno stronzo come te che non merita nulla, neanche una mia unghia. Non puoi professarmi i tuoi sentimenti, dire che per te sono importante e poi posizionarmi nel tuo dimenticatoio. Io non sono stata creata per prender posto nel tuo dimenticatoio. O ci sono e mi vivi o sparisci per sempre. Parliamo la stessa lingua, ma con una piccola immensa differenza: io voglio il tuo bene, lei vuole il tuo tempo per chissà poi cosa farne. Non sono più disposta a proteggerti, coprire anche l'incopribile, starti sempre accanto e ricevere come ringraziamento un calcio al cuore e parole pesanti come un chilo di rancore. Chi sei tu per dirmi tutto questo!? Chi sei tu per trattarmi così, dirmi " per favore cerca di capirmi, non te la prendere" quando poi te sei il primo a non capirmi, a non capire la mia immensa sofferenza, a capire che anch'io ho un cuore e provo dei sentimenti. Piantala di giocare e di utilizzare gli altri come più ti è lieto, non credo più al fatto che te lo faccia senza rendertene conto, che mi vuoi bene e mi vuoi se poi mi tratti in malo modo. Io non ci sto più, non ci sto più al tuo squallido gioco. Non verserò mai più altre lacrime, non proferirò mai più altre parole, non sprecherò mai più inchiostro per te. Da oggi si cambia vita: da oggi si ricomincia senza te...addio...

giovedì 17 marzo 2011


Fratelli d'Italia l'Italia s'è desta, dell'elmo di Scipio s'è cinta la testa. Dov'è la Vittoria? Le porga la chioma, chè schiava di Roma iddio la creò. Stringiamci a coorte siam pronti alla morte l'Italia chiamò

Noi siam da secoli calpesti, derisi, perchè non siam popolo, perchè siam divisi. Raccolgaci un'unica bandiera, una speme: di fonderci insieme già l'ora suonò. Stringiamci a coorte siam pronti alla morte l'Italia chiamò.

Uniamoci, amiamoci, l'unione e l'amore rivelano ai Popoli le vie del Signore; giuriamo far libero il suolo natio: uniti per Dio chi vincer ci può? Stringiamci a coorte siam pronti alla morte l'italia chiamò.

Dall'Alpi a Sicilia dovunque è Legnano, ogn'uom di Ferruccio ha il core, ha la mano. I bimbi d'Italia si chiaman Ballilla, il suon di ogni squilla i Vespri suonò. Stringiaamci a coorte siam pronti alla morte l'Italia chiamò.

Son giunchi che piegano le spade vendute: già l'Aquila d'Austria le penne ha perdute. Il sangue d'Italia, il sangue polacco bevè col cosacco, ma il cor le bruciò. Stringiamci a coorte siam pronti alla morte l'Italia chiamò.


mercoledì 16 marzo 2011

unità apparente...

15o anni...15o anni che uomini lottano, muoiono, fanno leggi, sono devastati da cataclismi naturali eppure di storia sui teleschermi dei nostri occhi ne è passata. Dopo mille e più mille generazioni siamo qui, ad abitarti e a non rispettarti. Certo, tutti ti disdegnano. Dicono che sono italiani, ma non vogliono appartenere all'Italia non rendendosi conto che è un assurdità pazzesca. E' come se il sale, dopo aver sfidato la sorte a lungo per resistere alla corrente dell'acqua, decidesse di separarsi per sempre dal mare:  l'Italia e gli italiani sono un'unica cosa...o la si ama o via da qui. I nostri nonni, i genitori dei nostri nonni ed ancora i genitori dei genitori dei nostri nonni hanno lottato con tenacia e sofferenza per donarci questo splendido Paese diviso pur se unito. E allora perchè rovinare il tutto?! Perchè non iniziamo a combattere educatamente per i nostri ideali, a rispettare il territorio, ad ottenere leggi giuste e non attaccarci continuamente?! L'italia non è nord, sud e centro; destra e sinistra; Berlusconi o Di Pietro... l'Italia è nostra madre, terra insanguinata e sofferente da più di un secolo. Cerchiamo di capirlo che è inutile attaccare chi siede sulle poltrone rosse e guadagna facile senza curarsi del popolo, bisogna agire con il cervello e solo così avverranno i grandi cambiamenti. Iniziamo a credere in noi, a  professare questa vera unità, a vivere in Italia ed essere cittadini...accendiamo il cervello e sta sera, per la prima volta, scendiamo nelle piazze per festeggiare e non a menarci.

martedì 15 marzo 2011

io non ti odio!!!!

Ma povera scuola, perchè la odiate tutti?! Io non la vedo così cattiva come la malefica fama di Virgilio, anzi!!! Per me rappresenta il trampolino da lancio, un opportunità offertaci dalla vita, qualcosa che deve essere percorsa con intelligenza e dedizione poichè i risultati si vedranno alla fine. Se ci pensiamo bene, la maggior parte dei nostri anni li abbiamo trascorsi tra quelle quattro mura, li ci siamo innamorati, abbiamo conosciuto le persone più importanti e ci ha forgiato il carattere. Io amo la scuola e tutto quello che faccio anche se a volte, stanca, manderei tutto all'aria e me ne fregherei altamente di alzarmi presto la mattina e passare ore davanti ai libri. Poi mi calmo e rifletto. Non si diventa nessuno senza questo percorso obbligatorio e non bisogna mai arrendersi perchè le sofferenze di oggi saranno le grandi rivincite di domani. Allora stringo i denti e vado avanti, più tenace di prima. A piccoli passi, saltando, piangendo o correndo la vita deve essere affrontata e quello che viviamo lì è solo la parte più innocente, quella che ti permette di vivere in un guscio d'ovatta fino ad un periodo di tempo, ma poi ti fa uscire fuori a combattere per conquistare un posto; ti permettere di conoscere molte persone e caratteri contro i quali ti scaglierai, t'insegna a non aver sempre ragione, i modi di parlare, di chi fidarsi e come comportarsi. Alla fine ogni voto è simbolo della tua crescita e della tua ampiezza culturale e ciò deve farti solo riflettere e renderti felice.Progettiamoci finchè possiamo la nostra esistenza...dopo saremo troppo impegnati a lottare per arricchirci culturalmente.

al futuro ci penseremo dopo...

penso che le parole più usate e meno rispettate siano "ti prometto..." Siamo soliti imporci qualcosa per poi non portarla mai a termine, come se avessimo detto "ciao come stai?!". I miei mi hanno sempre insegnato che una promessa è per sempre, se dici di tenere ad una persona non puoi farlo a giorni alterni, se lo aiuti non devi aspettarti per forza che quello faccia la stessa cosa. Devi farlo per allietare il tuo e il suo cuore, perchè a tutti piace sapere che c'è qualcuno che ti voglia bene vicino a te ogni volta che allunghi la mano. Ecco perchè credo in noi e nella nostra folle amicizia che, dopo aver affrontato mille intemperie, è ancora qui più forte di prima. Una tua sconfitta mi pesa più di mille mie, una tua lacrima non compensata con un sorriso mi lacera profondamente. Per me non sei mai stato un semplice amico, ma un amico con la A maiuscola, una persona che a prima vista ti ispira amicizia e affetto, qualcuno lontano dal quale ti senti vuoto, che in poco tempo riesce ad occupare tutto lo spazio disponibile nel tuo cuore, qualcuno che ti capisce, ti ascolta davvero ed è sempre disposto ad aiutarti.Voglio che tu sia felice e che quest'amore di amicizia duri per sempre tra di noi...Ho sempre sperato in un tuo ritorno e mi sono accusata mille volte, anche magari di errori inesistenti, solo per capirti,"riconquistarti" e di certo, dopo un anno e più che combatto, non vorrei dividermi mai più da te!!! Chissà come finirà questa splendida follia!! Non so perchè ma ho sempre paura che possa arrivare qualcuna a rovinare il tutto, a farti allontanare da me e non so te fino a che punto t'imporrai...magari sono tutte mie paranoie e tra di noi sarà tutto rose e fiori e gelosia perpetua!!Intanto viviamoci questo momento per quello che viene...al futuro ci penseremo dopo...

domenica 13 marzo 2011


E così, si ritorna alla vita di tutti i giorni. 
Con poche certezze e un milione di dubbi in più.
 Alcuni degli amici sono diventati nemici. 
Altri lo sono diventati ancora più di prima, amici.
 Che poi, la vita di tutti i giorni, non è neanche tanto male, se ci pensi. 
Dipende da quello che fai, da come te la costruisci, da come la vivi.
 Io ho la mia famiglia, quei pochi amici veri e il teatro. 
Molte certezze sono pericolose nella mente di un artista. 
I dubbi, invece, lo aiutano a creare.

_ Apnea; Massimo Lerose _

i sogni tradiscono...

il cuore batteva all'impazzata, gli occhi umidi di gioia accorrevano subito a guardare in basso a destra, le mani con un dolce ticchettio si apprestavano a rispondere e  la mente si allietava con le tue dolci parole. Oggi tutto questo è finito. Breve, ma intenso ecco come ti descriverei. Magari sto correndo troppo, magari mi sono convinta del nulla o magari è tutto vero e l'unica cieca fra tanti vedenti sono proprio io. Ti ho sempre voluto credere perchè diverso dagli altri e ho sbagliato. Mai una volta che faccia una cosa senza mai pentirmene. Questa però le ha superate tutte!!! Proprio ieri sono andata nel nostro nido d'amore e stare lì, su quella sabbia, mi ha fatto solo e soltanto del male. Molto simili, ma troppo diversi. Piccoli insieme e grandi divisi. Troppe cose erano contro a partire dal mondo in cui viviamo. Sei stato un bel sogno vissuto ad occhi aperti, uno di quelle persone che attraversano la tua vita e, nel bene e nel male, ti segnano. Ti ricorderò per sempre nonostante voglia dimenticarti il più presto possibile. Ritornerò alla vita di tutti i giorni; con poche certezze e un milione di dubbi in più.

le bugie hanno le gambe corte...

e lo sapevo, ero cosciente del fatto che prima o poi le cose sarebbero andate così. Mi sono lasciata andare troppo presto e sollevando i piedi dal suolo è iniziato il mio tormento. Non dovevo permetterti di entrare nel mio mondo, nel mio cuore e nel mio inchiostro dovevi startene lì, lontano da me, come sei sempre stato. La tua presenza mi infastidisce e le tue parole incominciano a pesarmi sempre di più. Sparisci, via via lontano. Non curarti di me, della mia sofferenza e di come affronterò il mondo senza le tue mani. L'indifferenza è tornata a farmi compagnia, lo spazio acquista il colmo dentro di me e le lacrime cominciano di nuovo ad uscire dai miei occhi. Non erano rossi da tempo e le mie mani non tremavano più. Perchè mi hai fatto questo?! Perchè mi hai usata e buttata via?! Dicevi che senza di me non ce l'avresti mai fatta, che ero parte di te e che i miei discorsi erano riposo giunto dopo una faticosissima giornata...presuppongo belle parole accampate in aria. Ma quanto sono stata "piccola" a credere in te e in noi, "piccolissima" direi, quasi una bambina in confronto al "grande" modo di imbrogliare che era in te. Ora non ci sto più; anzi, non ci sono più per te. Sono stanca.

venerdì 11 marzo 2011

ti voglio in ogni mio domani...

sei il sogno che vorrei urlare al mondo, svelare al vento che lo sussurrerà agli orecchi degli alberi, comunicare con i miei sguardi a tutti i miei amici. Rimanere in silenzio comincia a ferirmi nel profondo. Non so se la mia bocca rimarrà chiusa per molto sa. Anch'io ho bisogno di strillare a tutti il mio odio e bisbigliare i miei sentimenti, ma te devi rimanere nell'anonimato, avvolto da una nube di mistero. Ma quando arriverà il momento il cui il vento spazzerà via le nubi del pregiudizio e i raggi della felicità cominceranno ad illuminarci?! Voglio viverti davanti a tutti, poterti stringere la mano fiera davanti agli occhi indiscreti, baciarti fino all'ultimo respiro e senza preoccupazioni. Forse sarà solo un mio pensiero, forse te non la penserai minimamente così, ma io sono stanca di questa "chiusa". VOGLIO AVERTI. Voglio farti mio, sentirti parte di me, impossessato delle mie ossa e del mio sangue, battito del mio cuore e respiro dei miei polmoni. Non vivo più con la certezza che tu ci sei e provi qualcosa per me; non vivo più attraverso i miei sogni proibiti e il mio inchiostro consumato; non vivo più nella notte oscura e nella tristezza. Ti prego...intraprendiamo la nostra guerra contro il mondo, interrompiamo questo splendido sonno e diamo vita alla nostra vita: la realtà.

metafora della vita...

di notte tutto appare diverso. Appare diverso il mondo, noi stessi, chi abbiamo affianco e perfino i sentimenti. Tutto prende nuova forma come in una grande metamorfosi. Sarà il potere del buio o di madre Luna e sorelle Stelle, ma tutto è migliore. I baci si infuocano, le mani si cercano disperatamente, le piccole amicizie diventano amori indivisibili e tutti siamo per magia più buoni. Basta farsi trasportare dall'oscurità, abbandonare ogni velo di superbia ed alterigia, predisporre l'animo e la mente ad un cambio improvviso e tutto sarà migliore. Tutto sarà realizzabile, tutto sarà più chiaro, tutto sembrerà vicino a te da sempre e allora che aspetti!? tendi le mani e afferra il tutto!! La notte è fatta per riflettere, per piangere da soli, per prendere grandi decisioni. Ti sei mai chiesto perchè la notte è il periodo più lungo e difficile da superare ad esempio quando si sta male?! Io si, spesso. E penso che sia la metafora della nostra vita... all'alba bisogna alzarsi anche se pigri e cominciare a percorrere a lenti passi la vita, al tramonto bisogna riflettere sull'operato per renderlo migliore possibile e di notte ci si riposa oppure ci si pente. Fanciullezza, adolescenza e vecchiaia; ecco cos'è un giorno. Tutto è destinato a finire e tutto cambia. Bisogna solo far girare la ruota nel miglior modo possibile, senza farla mai fermare o uscire fuori dal perno portante. Ammazza la notte che c'è in te e accendi il sole...solo così potrai vivere a pieno ritmo.

giovedì 10 marzo 2011

domande insolite...

spiazzata da "posso chiederti una cosa!? ...ma perchè scrivi!?" ODDIO!!! il panico puro!!! Tempo fa se mi avessero posto questa domanda avrei risposto serenamente e senza pensarci su "scrivo perchè mi devo sfogare"; oggi so che però non è così. Oggi sono cosciente del fatto che senza una penna in mano non potrei andare avanti, che forse non sarei mai uscita da quello stato di completo abbandono, non avrei mai più riso e parlato tranquillamente, non sarei qui a scrivere tante cavolate in questo blog che mai nessuno leggerà. Ho sempre avuto l'abitudine di buttare giù in quattro righe i miei pensieri, ma non li ho mai elaborati in piccoli testi o cose vari. Tempo fa invece, ho cominciato a farlo. Sentivo dentro di me la voglia irrefrenabile di riempire di inchiostro tutti i fogli bianchi che si trovavano sotto la mia vista. E da lì è cominciato il guaio!! Ci vuole sempre una piccola spinta perchè scrivere è mettersi al nudo e nessuno è disposto a farlo. Poi Lui mi ha fatto cambiare idea. Ascoltando le sue parole ho capito che dovevo rendere giustizia ai miei pensieri, alla mia mano destra e a tutte le penne finite: dovevo uscire allo scoperto senza preoccuparmi del giudizio altrui. " Scrivi?! allora sei una scrittrice e vuoi essere letta" ecco cosa mi diceva. Ma quant'è difficile. Stai li ansimante del giudizio che il pubblico pagante ti darà, senza poter giustificare le tue parole, senza poterti  nascondere o cambiare all'ultimo minuto il tutto. Stai lì, immobile e ascolti le tue parole lette per la prima volta da un estraneo. Improvvisamente un battito di mani si solleva tra la folla e i visi sorridenti si diriggono verso di te per congratularsi. Ecco non c'è cosa più bella di questa: essere apprezzata per quello che fai, pensi e scrivi. Amo essere letta e leggere gli altri tra le righe perchè solo così puoi capire davvero chi hai davanti senza inutili e fittizie barriere. La scrittura allevia i dolori dell'animo, rinvigorisce lo spirito e fa battere il cuore.

margheritine da camomilla...ecco cosa vorrei

è impressionante come dei fiori riescano a rendere felice una donna. Le vedi lì, sorridenti, fiere di avvolgere quelle gerbere rosse tra le mani; attente a non farne piegare neanche una fogliolina; annusando anche le molecole meno odorose. Sono bellissime, e sono bellissime proprio perchè te le hai rese felici. In fin dei conti a noi donne basta poco per esserlo e, come vedi, un piccolo fiore le regala un sorriso nuovo, un luccichio abbagliante negli occhioni umidi per la sorpresa e il cuore propenso ad amarti ora e per sempre. Non servono le rose: sono passate di moda, sono ripetitive e a volte troppo impegnative. Regalale il fiore che più le somiglia: un girasole, una gerbera, una mimosa, un'orchidea e vedrai che ben presto cadrà ai tuoi piedi. Sono sempre stata dell'idea che le piccole cose sono le migliori, le più vere e sentite e penso anche che molte altre donne la pensino come me. Che siano regalati dal proprio padre, dal migliore amico o dal ragazzo non importa, l'importante è che siano regalati con il cuore, scelti con il cuore e desiderosi di ricevere il cuore. Poi ci penseremo noi. Li posizioneremo nella parte più in vista della casa, li abbevereremo ogni giorno pensando a chi ce li ha donati  e saranno trattati come una santa reliquia. Noi donne infondo rimaniamo sempre un po bambine e, come da piccole coglievamo amorosamente i fiori di campagna, da "grandi" vorremmo essere coccolate ed omaggiate anche solo con una margheritina da camomilla. I diamanti verranno dopo...prima l'amicizia, poi l'amore e in fine i nostri gioielli più splendenti: i nostri figli.

martedì 8 marzo 2011

rispetta la sacralità...

parlando così ferisci tutti, ferisci noi ne tanto meno te stessa ma forse non te ne rendi conto. Spari a zero piangendo, non calibrando le parole, pensando solo a far passare il tuo concetto offuscato da una momentanea rabbia. Non devi parlare. Devi rimanere zitta in un angolo se sei in preda all'agitazione. Calmati, potresti pentirti del tuo folle gesto compiuto vittima dell'irrazionalità. Ora vali meno di nulla e ogni cosa si riterrebbe offesa di essere paragonata a te braitante di parole insulse, afflitta da chissà quale male e morsa dall'animale più velenoso che ci sia. Piantala. Fermati, blocca le tue labbra prima che sia troppo tardi. Ricollega il cuore e la mente dopo questo black out e poi potrai pronunciare tutte le cose non dette. Non spegnere mai il cuore, non fare mai una cazzata del genere perchè magari chi ti vuole bene capisce che è un semplice sfogo e, dopo essersi preso i tuoi improperi, torna ad abbracciarti facendo finta che nulla fosse accaduto mentre, chi ti è vicino per motivi diversi non ci mette nulla ad andarsene e a non tornare più. Cosa non ti è chiaro?! Che non si sputa nel piatto in cui si è mangiato fino a tre secondi fa, che la casa è sacra, che se hai problemi tuoi o li si risolve tutti insieme oppure ci si riflette con calma!? Non ti capisco più eppure vorrei farlo, mettermi li e studiare a tavolino te e tutte le tue idee modificando le errate e accettando quelle veritiere. Devi metterti al nudo però...te sei disposta a ciò?!

lunedì 7 marzo 2011


E per la barca che è volata in cielo che i bimbi ancora stavano a giocare che gli avrei regalato il mare intero pur di vedermeli arrivare. Per il poeta che non può cantare, per l’operaio che non ha più il suo lavoro, per chi ha vent’anni e se ne sta a morire in un deserto come in un porcile e per tutti i ragazzi e le ragazze che difendono un libro, un libro vero così belli a gridare nelle piazze perché stanno uccidendo il pensiero. Per il bastardo che sta sempre al sole, per il vigliacco che nasconde il cuore, per la nostra memoria gettata al vento da questi signori del dolore. Chiamami ancora amore, chiamami sempre amore, che questa maledetta notte dovrà pur finire perché la riempiremo noi da qui di musica e di parole. Chiamami ancora amore, chiamami sempre amore. In questo disperato sogno tra il silenzio e il tuono difendi questa umanità anche restasse un solo uomo. Chiamami ancora amore, chiamami ancora amore chiamami sempre amore. Perché le idee sono come farfalle  che non puoi togliergli le ali  perché le idee sono come le stelle  che non le spengono i temporali perché le idee sono voci di madre che credevano di avere perso e sono come il sorriso di Dio in questo sputo di universo. Chiamami ancora amore, chiamami sempre amore, che questa maledetta notte dovrà pur finire perché la riempiremo noi da qui di musica e parole. Chiamami ancora amore, chiamami sempre amore. Continua a scrivere la vita tra il silenzio e il tuono difendi questa umanità che è così vera in ogni uomo. Chiamami ancora amore. 

_ Chiamami ancora amore; Roberto Vecchioni _

io non mi arrendo...

lasciatemi nel mio angoletto, li in disparte, non disturbatemi. Ignoratemi esattamente come avete fatto fin'ora. Il rancore accrescerà in me, mi pervaderà ogni angolo più remoto del cervello, la malinconia mi sovrasterà e in un dormiveglia costante rimarrò li; immobile. I scrutatori incoscienti mi prenderanno per pazza e io penserò la stessa cosa vedendo loro incapaci di capirmi. Un cagnolino randagio mi raggiungerà ogni notte di più acquistando sempre di più fiducia nei miei confronti mentre i bambini, attoniti e incuriositi mi fisseranno con il loro indice innocente e puro. La pioggia mi coccolerà, il freddo mi riscalderà, le stelle mi sveglieranno, fin quando un giorno, stanca della mia stasi prenderò in pugno la mia vita. Mi scrollerò dalle spalle tutti i problemi, finirò di farmene inutilmente, allontanerò tutti e felice prenderò in braccio quell'unico sprazzo di vita che non mi ha mai abbandonato prendendomene cura proprio come lui ha fatto con me. Non ti abbandonare mai, statti sempre vicino... non cedere ai problemi, ma affrontali anche se insormontabili. Aggirali se sono difficili da superare normalmente, fiaccati per un momento, ma dopo esserti riposato riprendi la lotta. Non mollare mai.

sta crollando tutto...

e mi da fastidio quando sei proprio te ad ignorarmi. Preferirei morire, sai!? Ma che ne sai te...per te sono un giocattolo da buttare il prima possibile e non riesco a farmene una ragione. Devo andarmene, stare lontano da te e fregarmene, dimenticarti...proprio ora che tutto andava per il meglio e mi ero abituata alla tua assidua presenza.  Prima o poi mi abituerò a questo, mi abituerò ad essere un porto e ad accogliere e veder andar via persone invece di barche, ma cosa posso fare?! Piangerò nel vederti scomparire in lontananza libero da ogni cosa. Starò lì sulla spiaggia ad aspettarti giorni e giorni, forse dopo qualche tempo me ne farò una ragione, ma stai pur certo che di tanto in tanto tornerò lì e guardando il mare ripenserò a quel giorno che mi ha cambiato la vita. Mi sentivo finalmente qualcuno e lo ero...ero una povera illusa ecco cos'ero e bravo te ad esserti preso gioco di me. Ora stai li, vivi i tuoi domani privi di me, della mia presenza, dei miei difetti e delle mie carezze. Con te respiravo, con te vivevo, il cuore mi batteva forte e le mani mi tremavano, ma ora ho capito veramente tutto: con te respiravo aria di bugie, vivevo la tua falsità, il battito del mio cuore aumentava per la rabbia e le mani tremanti dalla voglia di ammazzarti. Il mio corpo aveva già capito tutto, sapeva che prima o poi sarebbe crollato tutto ed io ero l'unica che, come promesso, ti viveva contro tutto e tutti. Ti chiedo scusa, scusa di averti donato il mio tempo...

sabato 5 marzo 2011


Io scriverò se vuoi perché cerco un mondo diverso
con stelle al neon e un poco d'universo
mi sento un eroe a tempo perso
io scriverò se vuoi perché non ho incontrato mai
veri mattatori e veri ombrellai
ma gente capace di chiederti solo come stai
io scriverò se vuoi perché ho amato tutti i sessi
ma posso garantirvi che io
non ho mai dato troppo peso al sessso mio
ma con chiunque sappia divertirsi mi salverò
che viva la vita senza troppo arrichirsi mi salverò
che sappia amare che conosca Dio come le sue tasche
io scriverò perché ho vissuto anche di espedienti
perché a volte ho mostrato anche i denti
perché non potevo vivere altrimenti
io scriverò sul mondo e sulle sue brutture
sulla mia immagine pubblica e sulle camere oscure
sul mio passato e sulle mie paure

_ io scriverò; Rino  Gaetano_

rinascita...

Tutti questi anni a chiedermi se vado veramente bene così, come sono, non trovando mai risposta ne in me ne al di fuori. Troppo presa da mille problemi che ognuno di noi è solito porsi, non ho mai visto il sole sorgere vivendo in un temporale interminabile. I tuoni dei miei pensieri, i lampi degli sguardi disattenti, il freddo buio all'interno del cuore di chi mi sta vicino ora comincia a stancarmi.Voglio rinascere come un fiore a primavera, cambiare il pelo proprio come gli animali e come le rondini stridono giocose nel cielo limpido, vorrei vivere serenamente ogni giorno che mi si pone davanti bello o brutto che sia. Basta farsi mille domande, avere paura delle conseguenze, doversi limitare per non apparire diversi da come realmente si è. Voglio cambiare amici, casa, vita, scuola...abbandonare questa stressante monotonia, cambiare modi di fare, sostituire il grigio presente dentro di me con un bel rosso tiziano. Forse non piacerò più ad alcuni, altri non mi capiranno, ma sento dentro di me il bisogno di cambiare. Ho aspettato a lungo qualcosa che non c'è accumulando soltanto tristezza e sofferenza ora è giunto il mio momento; la mia rivincita. Non chiedetemi il perchè, limitatevi solo ad accettarmi così oppure ad eliminarmi per sempre dalla vostra vita. Rimarrò sola, ma nella mia timida solitudine troverò finalmente la mia migliore amica, colei che non mi tradirà mai e vivrò l'amore più grande della mia vita: conoscerò finalmente Stella* nata 5 anni fa e mai conosciuta.

venerdì 4 marzo 2011


Credo che l'essere umano sia bastardo dentro e che la Storia sia sempre la stessa.
Credo nel bicchiere mezzo pieno, anche se, credo, spesso sia pieno di merda. 
Credo al mio stomaco quando dice che ha fame, al mio naso ce non sente gli odori e ALLE MIE MANI CHE VOGLIONO AMARE.
Credo che ci voglia coraggio per vivere.
Credo nella parola, credo che la penna possa ferire, ma che la spada uccide e basta.
Credo che i bambini siano dei gran paraculi, perchè li cresciamo a nostra immagine e somiglianza.
Credo nel sorgere del sole ogni mattina, anche quando non lo vedo.
Credo che sia ora di crescere, di farmi una famiglia, di trovarmi un lavoro, insomma, credo che sia ora di diventare uno qualunque e mimetizzarmi tra la folla.

_ Apnea; Massimo Lerose _

un organo così piccolo per 2o6 ossa non sarà poco!?

e i piccoli sono piccoli e vanno capiti, e i grandi sono grandi e vanno capiti e io che sono!? Una via di mezzo. Una via di mezzo tra una scarpa da buttare e una da comprare con i saldi, un bottone con due buchi e uno inserito nella toppa, un piatto di porcellana tenuto con parsimonia fin quando stanchi non lo buttiamo per terra facendolo frantumare. E te che vorresti fare?! Usarmi finchè ti fa comodo e poi gettarmi via come una maglia vecchia!? Io non sono un oggetto ma una PERSONA, conosci il significato della parola "persona"?! Non ne sarei tanto sicura sa, visto come sei solito comportarti e allora te lo spiego. Una persona è composta da 2o6 ossa e tanti organi, può essere magra o in carne, il colore dei suoi capelli può variare come quello della sua carnagione e degli occhi, può essere alta o bassa, ma il suo limite più grande è di avere un organo piccolo piccolo e molto complesso da utilizzare e non far ammalare. Alcune persone, come te, sono soliti usare questo organo chiamato "cuore" solo per questioni fisiologiche in quanto, senza di esso, il sangue non scorrerebbe nelle vene. Essi vengono definiti anche "persone crudeli" o meglio identificati sotto la parola "stronzi". Sono coloro che non provano nessun sentimento e, pensando di essere dei super eroi infallibili, non si curano di chi hanno intorno. Altre persone invece, soffrono molto poichè il loro cuore è stato leso da qualcuno del gruppo precedente. Questi hanno un optional importante: possono provare i "sentimenti" (altra parolona per te...vai a comprare un dizionario che ti conviene) e proprio per questo motivo sono definiti "sensibili". Dopo questa pseudo spiegazione, per favore puoi smetterla di giocare con il mio organo piccolo piccolo e permettermi un esistenza migliore!? Grazie, te ne sarei lieta...

this is the problem...

fidarsi o non fidarsi!? Questo è il problema!! Vorrei lasciarmi andare, sciogliere ogni mio dubbio e affidarti il mio piccolo cuoricino infreddolito. Non so più cosa pensare, se sentire le voci, la mia indole oppure i miei sentimenti. Non ho mai avuto questi problemi, ma forse hanno sempre avuto ragione quelle persone che mi dicevano di non crederti e di non cedere alle tue lusinghe. A chi dare ascolto?! A colore che dicono di conoscerti, di esser state con te oppure fidarmi di te e fregarmene di tutto e di tutti!? Ho sempre odiato i bivi: destra o sinistra, cuore o testa, amicizia o amore. Non so se posso fidarmi di te, ho paura di rimanere intrappolata in una rete più grande di me, di essere perseguitata dal tuo nome, dal tuo corpo e dal tuo profumo. Voglio viverti, ma non voglio viverti. Sarò stupida e bambina, ma è così. Sono piccolina anche se sembro più matura rispetto alla mia età, sono piena d'insicurezze mascherate dal mio carattere prorompente e magari posso apparire sfacciata ma non è affatto così. Sono abituata a mostrarmi sempre sorridente, spensierata e senza limiti avvolgendo tutte le mie "qualità" con il velo caratteriale altrimenti riceverei solo calci, pugnalate e schiaffi. Non è facile per me vivere così; non è facile per nulla e ci rimango male quando mi dicono " beata te che riesci a superare ogni cosa" perchè non è così. Tutti si fermano all'esterno di me, nessuno mai mi ha scavato dentro e capito la mia essenza: scoprirebbero tante cose inaspettate e forse mi apprezzerebbero, stimerebbero e amerebbero un po di più. Desidero qualcuno che mi faccia rinascere, di cui potermi fidare ciecamente senza delusioni, ma so già che questo non arriverà mai.


Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni 
giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca, chi non 
rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce. 

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su 
bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni, 
proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno 
sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti 
all'errore e ai sentimenti. 

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul 
lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un 
sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai 
consigli sensati. 

Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi 
non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.
Muore lentamente 
chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i 
giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non 
fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli 
chiedono qualcosa che conosce. 
Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo 
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di 
respirare. 
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida 
felicità.

_ Marta Madeiros _