San Felice Circeo*



alcuni, guardando questa foto, rimarrebbero a fissare il meraviglioso tramonto, altri loderebbero le doti del fotografo intento a catturare ogni singolo raggio su quello spettro acquoso, qualcuno chiederebbe "ma cosa ci fa quell'uomo accovacciato lì?" ma solo pochi proveranno una gran fitta al cuore, capendo che quello lì è il mio amato SAN FELICE CIRCEO.

Un paese, ottomila vite, miti da raccontare, storie da vivere ecco cos'è. Un promontorio un po bizzarro con il volto della Maga Circe che fa la biricchina con il mal capitato Ulisse, la sua dimora a quota 563m a picco sul mare, un giardino immenso da far invidia ad ogni reggia, un sole rosso-fuoco da accogliere dopo le albe dietro Monte Leano. 
Per me, essere Sanfeliciana, vuol dire tutto. 


Si è Sanfeliciani quando dopo Pasqua si inizia a fare il conto alla rovescia per la Sorresca;
si è Sanfeliciani quando d'estate si rischia l'esaurimento nervoso per cercare di accontentare tutti i turisti;
si è Sanfeliciani quando "oh raga, alle 15:oo davanti da Carletto!";
si è Sanfeliciani quando tutti gli anziani ti chiedono "a chi si fij tu" e rispondi "a mamma e papà";
si è Sanfeliciani quando " i m vad a jetta da ju picc de Circe!";
si è Sanfeliciani quando il mare te lo godi di più quando è inverno;
si è Sanfeliciani quando non capisci il perchè di quelle piante d'ulivo in Centro Storico;
si è Sanfeliciani se sai arrivare da ogni parte del tuo paese, ma non sai neanche un nome di una strada;
si è Sanfeliciani quando la cona, la chiesetta, il campo di Santa Maria degli Angeli, i Leprottini, Pantano Marino, Mezzomonte e Montenero;
si è Sanfeliciani quando "oh te sei borgataro";
si è Sanfeliciani quando si odia Terracina e tutti coloro che ci abitano;
si è Sanfeliciani quando, almeno una volta, ci si è fatti il giro in barca per tutte le grotte;
si è Sanfeliciani quando non ci si perde una processione della Sorresca  nonostante diluvi sempre;
si è Sanfeliciani quando "la pizza di Pennellone rimane la più buona";
si è Sanfeliciani quando il Centro Storico nuovo è più bello;
si è Sanfeliciani quando " come fa i dolci Giampiero nessuno mai!";
si è Sanfeliciani quando si sa che "il respiro del diavolo" non è altro che il mare che sbatte sotto la Grotta delle Capre; 
si è Sanfeliciani quando "Vigna la Corte è uno spettacolo!";
si è Sanfeliciani quando si è passato almeno un anno insieme alla Smith nell'Istituto Comprensivo Leonardo da Vinci;
si è Sanfeliciani quando seppur lontani da poco il cuore chiede di tornare nel suo paese natio;
si è Sanfeliciani quando dal lungomare di Sabaudia te non guardi le Dune bensì il volto della Maga;
si è Sanfeliciani quando nonostante tutto ci torni sempre nel tuo paese.




San Felice Circeo: un nome, mille emozioni...




“Ecco, ed all’isola Eea giungemmo, ove Circe abitava,
Circe dai riccioli belli, la Diva possente canora,

ch’era sorella d’Eeta, signore di mente feroce.”                                                       

(Omero Odissea X, 135-138)




“Sogno talvolta che le terre pontine
siano diventate sane e coltivate, e penso
come sarebbe delizioso e incantevole
il soggiorno su questo Monte Circeo,
che domina da una parte il mare immenso,
e dall’altra l’immenso piano pontino.”







(Tito Berti-Le Paludi Pontine-Roma, 1884)