mercoledì 30 marzo 2011

piccoli per sempre...

"ci sono quelle sere belle da morire in ci puoi giocare invece di dormire, quando ci si sente piccoli per sempre" e chi non vorrebbe tornare indietro, dare quel bacio mai dato, pronunciare parole mai dette, avere come unica preoccupazione quella di dire "ciao io mi chiamo Stella*, vuoi giocare con me!?". Da piccoli tutto è più semplice, da piccoli siamo furbi, paraculi e facciamo le scarpe agli adulti; da "grandi" siamo polli senza ossa nè carne, senza palle e testa, da "grandi" ci roviniamo e odiamo chi ci ha messi al mondo. Ogni tanto ci si riunisce e iniziano i "ti ricordi" , "madonna io pure facevo la stessa identica cosa" , "quelli si che erano bei tempi" e allora perchè non essere grandi-piccoli?! Perchè non ritrovare quel visino da furfantello spensierato, quello con gli occhioni dolci quando volevi una caramella in più, pieni di lacrime quando le verdure giù proprio non ci scendevano, quelli che facevano finta di dormire solo per farsi prendere in braccio da papà Altero e mamma Premura, che ascoltavano a bocca aperta le storielle di nonno e col dito i bocca andavamo a letto?! Darei tutto per rivivere una sera di quella, in cui le lacrime scendevano per un gioco rubato e non per un cuore in frantumi; quando il problema più difficile da risolvere era quel "e io non ti sono più amica" che durava massimo 2 secondi; quando i bimbi erano tutti uguali, tutti ti volevano bene ed il fidanzatino non ti tradiva mai portandoti orgoglioso un po di fiorellini di campo...che bello, mi manca tutto ciò!! Giorni fa rimasi meravigliata dal comportamento della mia "classe", già il metterla tra virgolette fa intendere che i rapporti non sono dei migliori, eppure, ci rimasi a pensare. E' normale che a 18 anni si inizino a fare delle decisioni, a preferire qualcuno piuttosto che altri, ma quel giorno non fu così. Erano tutti intenti a parlare di qualcosa...qualcosa che li univa tutti e 13, qualcosa di bello da morire che li induceva a scambiare idee pacificamente e senza litigare nè alzare la voce. Pian piano si aggiungevano tutti a quel gruppo che da 4 diventava sempre più grande. Incuriosita mi avvicinai con il mio migliore amico: parlavano di cartoni!!!! I cartoni!!! Ecco cosa ci accomunava. Seduti uno accanto all'altro partecipavamo attivamente alla grande discussione: per una volta eravamo uniti, condividevamo la stessa passione, i stessi gusti, la stessa voglia di rimanere PICCOLI PER SEMPRE...

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