sabato 19 marzo 2011



non già, badiamo, ch'io opponessi volontà a prendere la via per cui mio padre m'incamminava. Tutte le volte le prendevo. Ma camminarci, non ci camminavo. Mi fermavo ad ogni passo; mi mettevo prima alla lontana, poi sempre da più vicino a girare attorno a ogni sassolino che incontravo, e mi meravigliavo assai che gli altri potessero passarmi avanti senza fare alcun caso si quel sassolino che per me intanto aveva assunto le proporzioni di una montagna insormontabile, anzi di un mondo in cui avrei potuto senz'altro domiciliarmi. Ero rimasto, così, fermo ai primi passi di tante vie, con lo spirito pieno di mondi, o di sassolini, che fa lo stesso. Ma non mi pareva affatto che quelli  che m'erano passati aventi  e avevano percorso tutta la via, ne sapessero in sostanza più di me. M'erano passati avanti, non si mette in dubbio, e tutti braveggiando come tanti cavallini; ma poi, in fondo alla via, avevano trovato un carro: il loro carro; ci erano stati attaccati con molta pazienza, e ora se lo tiravano dietro. Non tiravo nessun carro, io: e non avevo perciò nè briglie nè paraocchi; vedevo certamente più di loro; ma andare, non sapevo dove andare...


_  Uno, nessuno e centomila; Pirandello _

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