giovedì 7 aprile 2011

parallelamente opposti...

forse non ti sei mai accorto che praticamente è da sempre che camminiamo su due strade parallele il tempo passa, incontro nuove persone, cresco, cambio, provo a non ricordare ma quando mi giro al mio fianco ci sei sempre tu. Costantemente. Riesco a guardarti e forse se mi impegno riesco a tenerti la mano. Più camminiamo e avanziamo, però, sento che le strade si allontanano e faccio sempre più fatica a stringerti la mano. Riesco a vederti, ma non più a toccarti. Mi volto, ci sei sempre tu. C'è solo un problema: guardo avanti e vedo due strade parallele infinite, ma non riesco a vedere il punto in cui ci incontreremo. E allora che senso ha questo? Che cos'è? Una specie di tortura? Vorrei provare a scavalcare, ma non ci riesco. E vorrei solo capire che devo fare; se devo lasciar perdere o no. E' passato troppo tempo e la strada non cambia mai e imperterrita continuo a percorrerla. Ogni notte sogno che queste due strade, improvvisamente, s'incontrino in una grande piazza; mi siedo su un bordo della fontana, vieni verso di me e prendendomi la mano mi sussurri nell'orecchio che non mi lascerai mai. Le nostre labbra s'incontrano e mi sveglio di soprassalto. Forse è così che deve andare, infelici e paralleli per sempre. Solo nella buia notte riesco a trovare una lacrima di felicità incontrando quegli occhioni e quelle mani piene di amore. Se è vero che i sogni che si ricordano sono destinati ad avverarsi, prima o poi tutto si risolverà...

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