giovedì 3 marzo 2011

sul palco della vita...

sul palco della vita anche gli attori più bravi hanno paura. Sono li ansimanti che ripetono le battute camminando come dei pazzi dietro le quinte. Smettono di preoccuparsi del trucco e del parrucco perchè sono più presi dall'essere che dall'apparire. 
Sul palco della vita ci sono anche i suggeritori " devi metterti al centro, dove le luci possono metterti in risalto" ti direbbero, ma l'attore intimidito dal pubblico si posizionerà sempre il più lontano possibile dal centro poichè preferisce rimanere in disparte, ma far bene il suo lavoro piuttosto che catturare l'inevitabile attenzione. 
Sul palco della vita ci sono anche le costumiste che fanno dei vestiti un arma seduttiva; i parrucchieri e i truccatori che ti conciano come se dovessi andare al gran gala per mostrare la propria abilità non curandosi della tua reazione.
Sul palco della vita c'è anche lo scenario ti lascia un velo di tristezza ogni volta che è sostituito da uno nuovo; c'è anche il sipario, rosso come la passione appena iniziata e ancora infuocata ad inizio spettacolo, consumata durante l'intervallo e svanita quando il drappo viene chiuso per sempre. 
Sul palco della vita ci sono anche i saluti, la parte più bella in cui il protagonista riceve tutti gli applausi,gli aiutanti vengono ringraziati e così viene ripagata l'immensa fatica. 
Sul palco della vita non si recita, ma s'impara. L'attore più bravo è colui che non si vanta del successo ricevuto ne dell'incasso, ma continua a tenere i piedi ben saldati per terra e la testa attaccata al collo pensando che la gloria dura un minuto invece la vita molto di più. L'attore più bravo è colui che, mantenendo la sua essenza, apre il cuore a tutti, dispensa parole tendendo la mano ai più bisognosi e non dimentica mai se stesso e i suoi affetti più cari.

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