mercoledì 4 maggio 2011

vivi, vivendo te...

le parole che non ti ho detto. Quel vaffanculo tenuto per troppo tempo stretto nella mia gola, quello schiaffo intrappolato nelle mia dita, quel rimprovero da farti ascoltare con toni alti, quelle lacrime che dovevo farti uscire  a tutti i costi. Le persone non vanno usate, le parole non vanno dette e cambiate solo perchè hanno fatto del male. E' un po come funziona per un sasso lanciato e una monetina nella fontana. Quelle se ti ci impegni un po puoi ritrovarle, ma le ferite compiute da una parola non puoi tanto facilmente ricucirle. Non te ne rendi conto ma è così. Dio che stupida che sono! A volte mi rendo conto di aver dato tanto a chi nulla a fatto e un tremito nervoso mi pervade tutto il corpo. Non posso permettere agli altri di farmi prendere in giro sempre e costantemente e pure lascio loro libero spazio. Si prendono gioco di me ed io imperterrita faccio finta di niente. Forse mio padre a ragione, ha ragione nel dire che sono tutto fumo e niente arrosto, che si deve rendere impossibile il possibile proprio come gli altri fanno con noi, che l'amico è bello ma il me lo è ancora di più, che oggi ci sono e domani chissà, che la vita vola via e bisogna seguire se stessi, al massimo farsi inseguire. Forse lo attacco tanto perchè ha ragione, so che ne ha, ma voglio smentirlo, perchè la realtà fa male, male da morire. Usa-getta. Mi ribello da sola rimanendo inerme con gli altri, dico di no e faccio il contrario, penso di sì e sto ferma. Contraddittoria è dir poco! Ma infondo io sono anche questo. Quella che c'è sempre e gli altri no, quella che rende possibile tutto e gli altri no, quella che una parola ed un'abbraccio ce l'ha per tutti e gli altri no, quella del "prima tu e poi io" e gli altri no, quella dell"adesso basta" e poi non lo è...prima o poi imparerò, imparerò che nella vita è prendere e scappare, esserci da lontano e aiutare nel possibile. Imparerò a vivere sola...

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