giovedì 23 giugno 2011

son chi sono e non chi credono che io sia...

non scrivo più per abitudine, ma solo per bisogno. Non ho nessuno che si prenda cura si me e soffro troppo. Sono piena di sconcerto, tristezza e rabbia che tengo per me infondo a nessuno interessa ciò che provo perchè sorrido e per loro sono viva. Ma si sbagliano: sopravvivo solo. Devo trovare un modo per uscire da questa gabbia che mi affligge per spiegare le ali ed andare via il più lontano possibile. Non voglio più nessuno vicino, anche l'ossigeno un giorno mi tradirà. Sono stanca d'esser succube di qualcosa che poi esiste solo nella mia immaginazione, stanca di essere sempre la buona samaritana che riceve pugnalate, stanca d'esser la figlia perfetta che infondo non sono. Sono chi so io, quella che ama le parole di notte, gli occhi chiusi, l'inchiostro blu, i libri mai letti per far volume, il fratello desiderato, le domeniche per dormire, i brividi,  le parole inventate, le frasi sottolineate, l'italiano perfetto, la parte fissa, un sorriso per tutti, le medicine, il buon viso a cattivo gioco, il mare d'inverno, la mano tesa, l'amico del cuore, il cuscino bagnato, l'anello del nonno, i ragazzi fantasmi, le charms al limone, i discorsi preparati e gli occhi indefiniti. Sono la parte opposta dello specchio, quella nera che non riflette, ma scruta gli altri anticipando le mosse future. Forse è questo che mi penalizza, mi caratterizza però ed unicizza anche. Son chi sono e non chi credono che io sia. Rischierei d'essere Pirandelliana, ma infondo lui di come girasse il mondo c'aveva capito tutto... l'animo umano ha troppi angoli nascosti e poche capacità di trasmettere sentimenti puri e veri. Ecco perchè ho deciso di farla finita col sentimentalismo...

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