sabato 24 settembre 2011

nana bruna...

oggi ho studiato le nane brune. Vi chiederete 'ma ora che centrano? Capito che ti chiami Stella però...' e vi spiegherò...La mia saccente professoressa di geografia astronomica (e sì, al classico pure questo si fa!) le ha definite volgarmente 'aborti di stelle'. C'ho riflettuto tutta l'ora, la testa ogni volta mi finiva col portare lì. Perchè dentro di me pensavo ' e se fosse davvero così?Se non fossi una stella che brilla, ma fossi pure io un aborto?! Cioè sono viva, vivo e continuo a vivere, ma passivamente...più mi do da fare e più è inutile perchè, più di quello, non posso fare...Come se fossi limitata insomma,come se m'avessero prefissato un muro invalicabile ora e per sempre' allora non so che farei. Mi si è messo in testa un pensiero tutto strano lo so...ma ho paura di diventare una nana bruna. Che poi nasce da una mancata reazione termonucleare...per farla breve è una stella senza luce. Un po come me, che mi chiamo Stella, ma in fin dei conti 'sta luce, io, non l'ho mai vista. Mai. Neanche per un nanosecondo. Dici 'oh guarda, mi si è illuminato un capello'. Niente, neanche uno sguardo un po più lucido. Lo so mi state prendendo per pazza, ma io ci penso da questa mattina e sto peggio di voi. Non è facile per una Stella scoprire che, se fallisci, se insomma, non ce la fai, la tua luce si spegne... è come dire a Pollicino che i piccioni si sono mangiate tutte le briciole e non potrà mai tornare a casa. Ecco, lui lo capiscono tutti e a me nessuno. Amen, ora fattene una ragione. Va beh entrerò a far parte di una qualsiasi nebulosa. Me ne farò una ragione. Eppure vi giuro che io uno spiraglio di luce non l'ho mai visto...mai, mai, mai...

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