lunedì 26 dicembre 2011

non ho mai tolto un pensiero a te...

iniziano i propositi per il nuovo anno che sta bussando alla porta del presente. Ho letto oggi su un social network un post che mi ha lasciato a pensare anche per molto tempo visto che ora sto scrivendo di lui. C'era scritta una semplice frase, niente di che, ma inevitabilmente il pensiero è arrivato a te. ' Conquistare il mondo ' v'era scritto a caratteri cubitali, bianco su nero. E allora mi sono detta: ' a me interessa conquistare il mondo?' e mi son data anche una risposta, o meglio, la risposta è venuta da me ' sì, ma non un mondo qualsiasi, vuoi il suo mondo'. Ho subito pensato che ci fosse qualcosa di sbagliato in quella frase, che ne so, una virgola messa male, un accento acuto al posto di un apostrofo, o semplicemente una doppia sbagliata. Ho ricontrollato, ma non v'ho trovato nulla. Cerco, ricerco ed ecco qua che qualcosa si trova sempre: il suo. Errore trovato. Io non volevo un mondo qualsiasi, ma il SUO, suo di lui. Insomma proprio quello lì! Non me ne bastava uno qualsiasi. Mi rendo conto di essere incappata in un errore lungo una vita, uno di quelli in cui ci cadi e non ti rialzi più, ma che ci vuoi fare: 'son chi sono e non chi vogliate che io sia', dicevo tempo fa! Penso proprio che sia magico, ma magico per davvero, che m'abbia stregato con un non so che cosa e che abbia cambiato tutte le mie carte che saggiamente avevo posto sul tavolo e vi giocavo apertamente; penso che c'abbia saputo fare con tutte quelle parole taciute, quegli abbracci raminghi e solitari, con quegli occhioni che vedi una volta e poi te ne innamori; penso che sia stato proprio bravo a prendersi gioco della mia mente che non sarebbe mai più voluta cadere in quest'errore fatale, che gli uomini sono le vere 'femme fatale' e che se la comandino sempre e comunque con noi! Ma m'ero anche ripromessa di farmi scegliere e di non scegliere più ed ora vedo le mie parole più fragili che mai...non so, anzi so. So che sono rovinata, che mi piaci troppo e non riesco a fartelo capire; so che non potrai mai comprendere nulla di quello che sento io e allora preferisco stare zitta. Almeno, come il solito, soffro solo io e non perderò te che sei l'anima del mio cuore indolenzito...

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