domenica 29 maggio 2011


Eravamo in apnea, subacquei dell'amore in un mare limpido che si poteva immaginare, odorare, toccare, ma non vedere. Ad occhi chiusi e labbra incollate, avvinghiati l'uno all'altra, ci buttavamo a terra sul freddo pavimento di maioliche color crema del soggiorno. Le mie orecchie captavano suoni famigliari che mi ricordavano l'infanzia. Dallo stereo provenivano note sensuali ed una voce seducente mi diceva di essere in paradiso...

_ Apnea; Massimo Lerose _

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