martedì 17 maggio 2011



Ora vi racconto una storia che farete fatica a credere perché parla di una principessa e di un cavaliere che in sella al suo cavallo bianco entrò nel bosco alla ricerca di un sentimento che tutti chiamavano: amore. Prese un sentiero che portava a una cascata dove l'aria era pura come il cuore di quella fanciulla che cantava e se ne stava coi conigli, i pappagalli verdi e gialli; come i petali di quei fiori che portava tra i capelli. Il cavaliere scese dal suo cavallo bianco e piano piano le si avvicinò. La guardò per un secondo poi le sorrise e poi pian piano iniziò a dirle queste dolci parole: "Vorrei essere il raggio di sole che ogni giorno ti viene a svegliare per farti respirare e farti vivere di me. Vorrei essere la prima stella che ogni sera vedi brillare perché così i tuoi occhi sanno che ti guardo e che sono sempre con te. Vorrei essere lo specchio che ti parla e che a ogni tua domanda ti risponda che al mondo tu sei sempre la più bella". La principessa lo guardò senza dire parole e si lasciò cadere tra le sue braccia. Il cavaliere la portò con se sul suo cavallo bianco e seguendo il vento le cantava intanto questa dolce canzone: "Vorrei essere il raggio di sole che ogni giorno ti viene a svegliare per farti respirare e farti vivere di me. Vorrei essere la prima stella che ogni sera vedi brillare perché così i tuoi occhi sanno che ti guardo e che sono sempre con te. Vorrei essere lo specchio che ti parla e che a ogni tua domanda ti risponda che al mondo tu sei sempre la più bella".

_ Favola; Modà _

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