venerdì 20 maggio 2011

rubo nella memoria...

e non lo so poi perchè mi ostino tanto a voler entrare nel tuo mondo e rubarti tutto, uno sguardo in una vecchia foto, un giocattolo rotto con tuo fratello, uno spigolo di vita che ti fa male, le prime volte, lo sguardo da furbetto dopo aver combinato un guaio e l'abbraccio tuo più sincero. E' sempre così, rubo qua e là ricordi che dissemini nella tua stanza, in quella dove entro sempre più spesso e che sento sempre più egoisticamente mia. M'appartieni, appartieni a me, al mio cuore, alle mie mani e pure al mio corpo; da poco, ma m'appartieni. Sono inscindibile da te oramai, ti tocca sopportarmi!! Mi basta un angoletto sà?! Uno piccolo, pieno di polvere e ragnatele: poco m'importa...se questo è l'unico modo per stare con te e carpire per far mia ogni tua piccola smorfia, ben venga. Non mi lamenterò mai, mi faranno santa e raggiungerò il mio apogeo come dice Federico!! Ossì, credo in te ecco perchè lo farei. Credo in quello che abbiamo creato, che ci siamo detti piano piano, senza voce, quasi come per suggellarlo e renderlo più vero.  In fin dei conti così funziona: le cose che urli al mondo sono quelle che poco t'importano, ma quelle che tieni segregate nel nodo alla gola sono le più profonde, intrinseche di sentimenti, emozioni e verità. Già...verità. Quella che non c'è mai stata e mai ci sarà, sostituita dalle bugie dette solo per non ferire e tradire le alte aspettative. Prima o poi farò il passo, seppur più lungo della gamba. Mi farò male, ma l'ho voluto io, forse noi. Dai, non voglio pensarci ora...devo concentrarmi e rubare il colore degli occhi che nasce in te quando guardi il mare...dio, vorrei essere lì con te, in te....

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