domenica 19 giugno 2011

dimenticare e vivere...

a volte si ha il bisogno di dimenticare delle cose per ricordarne altre senza farsi del male. Dobbiamo dimenticare il descrivere l'amore come qualcosa di assurdamente sbagliato, l'associarlo alla maggior parte delle cicatrici che giorno dopo giorno si accumulano sulle spalle, l'inserirlo nelle notti insonni che come uniche compagne di viaggio avevano le lacrime, dobbiamo dimenticarci dell'amore come l'unico sentimento che non smetterà mai di causarci danni per far sì che quando inizieremo ad innamorarci davvero, ad essere ricambiati e incredibilmente felici, il ricordo di un amore passato non frantumi tutto in un batter d'occhio. Dobbiamo dimenticare quei maledetti abbracci che abbiamo ricevuto nel bel mezzo di un periodo che "bello" non si poteva descrivere, di quegli abbracci che, anche se abbiamo accolto a braccia aperte, hanno fatto male. Dobbiamo dimenticare gli abbracci da cui non ci si voleva staccare più, dove ci si sentiva a casa anche quando "essere a casa" era una meta impossibile. Dobbiamo dimenticarci di tutto questo per essere sicuri che quando i sorrisi verranno ad abbracciarci non ci troveremo nella medesima situazione, abituati ad affezionarsi in fretta alle cose e poi a soffrire ritrovandosi soli. Dobbiamo dimenticare quella patetica distanza che ci crea muri invisibile lungo il nostro percorso, dei giorni persi a piangere per qualcuno che si trovava al di là dei chilometri che potevamo percorrere. Dobbiamo toglierci dalla testa il pensiero che la distanza può separare due persone, la distanza è solo lo spazio che risulta esserci fra due corpi, non fra due cuori. A volte bisogna dimenticare di soffrire per sorridere ricordando dei momenti che, seppur passati, continueranno a far male.

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