sabato 2 luglio 2011

attendo, attendo invano...forse!

Ho nelle scarpe la voglia di andarmene, di non aspettare più, ma mi frena il cuore, mi frena l'amore. E stavolta nemmeno mi chiedi di restare, di provare a rimanere. Mi parli dei tuoi sogni, di quello che vuoi fare, di tutte quelle cose che non hai mai smesso d'amare. Mi parli di tutte quelle cose belle che sono in te, tra le quali però non ci sarà mai niente di me. Mi chiedo cosa sto facendo, tu continui a raccontare e io mi rimetto a pensare. Cosa ci faccio ancora qui? Aspetto un treno che hanno soppresso, un seme dal quale non nascerà nessun fiore, l'ora successiva in un orologio rotto e senza pile. Aspetto il mio, il nostro momento.   'Tornerò, vedrai'   come se tu non capissi che io non vorrei proprio tu te ne andassi, per l'ennesima volta, soprattutto ora che tra le mani non ho più nulla di noi, ché se prima tenevo la fiamma accesa, la cenere che ne resta mi scivola tra le dita. Ho paura di perderti, ho paura di perderci. E vengo più vicina a te se mi devi dire un segreto, sei stupido poi, vicina  a te ci verrei a prescindere. Autolesionismo, masochismo puro. Non prenderò mai il suo posto, non prenderò proprio mai un posto accanto a te. Intanto è un mese e mezzo che sfondo porte, sbaglio chiavi nelle serrature, passo nottati in bianche seduta a terra ad aspettare di vederti aprire, di aprire il tuo cuore a me, per sentirmi dire 'ciao amore'.   Non risponderai.    Nemmeno stavolta, come le altre. Tu dai il via, e io faccio il resto da sola, come sempre, sperando invano che per una volta tu non mi fermi, tu non te ne vada costringendomi a rincorrerti. Tu dai il via, come una chiamata, e poi il silenzio, io che parlo e tu non mi senti. Tu non mi senti e io parlo da sola in una stanza vuota, sperduta che mi aggiro intorno a te, sperando tu mi prenda le mani e le porti dietro la tua testa, come piace a me. Tu non ci sei e io non mi trovo, tu non ci sei e io non mi voglio. Voglio te più di quanto voglia me stessa, e mi fa male, perché non dovrei. Vado contro i miei principi, i consigli che ingenua mi do da sola che non ascolto mai. Mi ripeto ogni volta che è l'ultima in cui mi lascio far del male da te, e mi lascio smentire ogni volta da quella successiva. L'assurdo è che mi sta bene, mi sta bene anche se io sto male per te, te che stai male per lei.    'Scusa, mi manchi'   Non l'hai detto, avresti voluto, ma non l'hai fatto. Perché? Boh, non lo so, dici tu. Non lo sai. Non sai se mi vuoi, non sai cosa vuoi, non sai più chi sei, non sai mai cos'hai. Mi fai le domande e io tento di trovare le risposte, vado a occhi chiusi e non trovo nulla. Caccia al tesoro, ma quale tesoro? Dovresti cacciar me, invece di spararti addosso. Cacciami e trovami, ché poi mi farò sempre trovare, cercarmi è inutile se sto sempre avanti a te. Cosa siamo ora? Quello che siamo sempre stati, né io e te né noi. Siamo una domanda senza risposta, un'equazione indefinita, un palloncino che non vola, un castello adornato a festa senza invitati, un'auto da corsa senza benzina. Siamo tutto ciò che è bello risolvere, aggiustare, guarire. Tutto ciò che è pronto a partire, ma non riesce a farlo. Qualcosa manca.    Ti sei dimenticato di tutto quello che ho fatto per noi?   E' tutto pronto amore, manchi solo tu. 

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