le parole che non ti ho detto. Quel vaffanculo tenuto per troppo tempo stretto nella mia gola, quello schiaffo intrappolato nelle mia dita, quel rimprovero da farti ascoltare con toni alti, quelle lacrime che dovevo farti uscire a tutti i costi. Le persone non vanno usate, le parole non vanno dette e cambiate solo perchè hanno fatto del male. E' un po come funziona per un sasso lanciato e una monetina nella fontana. Quelle se ti ci impegni un po puoi ritrovarle, ma le ferite compiute da una parola non puoi tanto facilmente ricucirle. Non te ne rendi conto ma è così. Dio che stupida che sono! A volte mi rendo conto di aver dato tanto a chi nulla a fatto e un tremito nervoso mi pervade tutto il corpo. Non posso permettere agli altri di farmi prendere in giro sempre e costantemente e pure lascio loro libero spazio. Si prendono gioco di me ed io imperterrita faccio finta di niente. Forse mio padre a ragione, ha ragione nel dire che sono tutto fumo e niente arrosto, che si deve rendere impossibile il possibile proprio come gli altri fanno con noi, che l'amico è bello ma il me lo è ancora di più, che oggi ci sono e domani chissà, che la vita vola via e bisogna seguire se stessi, al massimo farsi inseguire. Forse lo attacco tanto perchè ha ragione, so che ne ha, ma voglio smentirlo, perchè la realtà fa male, male da morire. Usa-getta. Mi ribello da sola rimanendo inerme con gli altri, dico di no e faccio il contrario, penso di sì e sto ferma. Contraddittoria è dir poco! Ma infondo io sono anche questo. Quella che c'è sempre e gli altri no, quella che rende possibile tutto e gli altri no, quella che una parola ed un'abbraccio ce l'ha per tutti e gli altri no, quella del "prima tu e poi io" e gli altri no, quella dell"adesso basta" e poi non lo è...prima o poi imparerò, imparerò che nella vita è prendere e scappare, esserci da lontano e aiutare nel possibile. Imparerò a vivere sola...
mercoledì 4 maggio 2011
martedì 3 maggio 2011
noi:melodia eterna...
Sai come si dice in inglese studiare a memoria? By heart, col cuore. Ecco in questo senso intendo.
Conoscere una persona by heart, a memoria, significa, come quando ripeti una poesia, prendere anche un po' di quel ritmo che le appartiene. Una poesia, come una persona, ha dei tempi suoi. Per cui conoscere una persona a memoria significa sincronizzare i battiti del proprio cuore con i suoi, farsi penetrare dal suo ritmo. Un po come quando al liceo ti hanno insegnato a leggere in metrica. I primi giorni c'è chi rischia di dare testate al banco, chi sbatte a tempo il piede per terra, chi lo segna sulle parole e chi, invece, preferisce stare in silenzio. Ecco, by heart vuol dire questo, stare in silenzio, catturare il ritmo altrui ed inserirselo nelle vene e nel cervello. E' un po come seguire una moda. Magari i primi giorni sbaglierai l'accostamento dei colori, ma se sbagliando s'impara, dopo un po di tempo sarai una vera stilista. Un po come ho fatto con te. Zitta, zitta, ti ho ascoltato e non sentito ed infine mi sono fatta spazio tra le macerie umorali tue...quello che ne è uscito è stato un capolavoro. Perfetta melodia, perfetta sincronizzazione, perfetti maestri di arti sperimentali. Sarà che le cose belle suonano bene e colpiscono subito all'orecchio. Sarà che ognuno di noi compone una propria melodia e, suonandola, attira verso di sé la sua anima gemella, quella da cui era stato separato per volere di Dio. Sarà che tutto, forse, è veramente scritto e che, una volta compiuti i disegni divini, ci si deve solo limitare a seguirli; sarà che sto tremendamente bene con te ed il sol pensiero di non averti mi fa perdere la voglia di suonare. Io suono sì, ma solo per te, per far nascere questo noi:melodia eterna.
scelgo, scelgo...!!!
non le hanno ancora inventate le parole che fanno le carezze ecco perchè tra una lite ed uno schiaffo scelgo la musica strana nelle giornate no; ecco perchè alla tempestività che mi incute terrore scelgo ritardi interminabili, e pure i sogni impossibili. Scelgo gli amori sbagliati, le lettere mai spedite, i baci in attesa di esser dati; e le paure, e i pianti. Scelgo loro perchè, nella massima instabilità ci trovo me stessa, quella che troppo ovattata non ci sa stare e troppo protetta si sente soffocare. Tra la novità e la monotonia scelgo il concerto a cui non sono stata, le foto sceme con il mio migliore amico; scelgo il pupazzo accanto al letto e la matematica che mi ammazza. Scelgo le ore a pensare e quest'aria assurda da depressa nei pomeriggi lungo il mare ; e i libri di un amico speciale che ti fanno innamorare. Nella vita strampalata scelgo le battute che non fanno ridere, e scelgo la passione smodata per i supermercati. Scelgo l'offerta dei messaggi, le ricette finite male, i lavoretti alla Art Attak che non sono capace, la scrittura iperprecisa, gli occhi verdi, le mani fredde, il cuore caldo, la voglia di averti accanto più di ogni altro. Scelgo tutti gli errori commessi, senza lasciarne fuori neanche uno; e ogni singola frazione di passato. Nelle notti senza stelle, dove prender sonno mi è impossibile, scelgo di fantasticare con la mia mente, scelgo di fare viaggi infiniti e gratis, scelgo di stare con chi più mi piace, scelgo di star con lui che bene mi fa. Scelgo l'italiano, la mia super preparazione, scelgo una penna blu che mi sa più di ordine ed un dizionario di sinonimi e di contrari, scelgo una libreria colma di polvere di stelle, otto libri iniziati e venti finiti, scelgo un segnalibro della mia vita, un fiore od uno straccio di stella nel mio futuro immaginario... Scelgo me, insomma, scelgo sempre e comunque me. Me che non mi abbandona mai, me che trovo sempre e che sempre ci sarà...
parli.AMO ancora...
Vorrei dirti che al caffè preferisco sempre un cappuccino; che il cornetto mi piace semplice,che il tè lo prendo col limone, e sulle patatine metto la maionese. Vorrei dirti che i colori un po li odio, mi mettono tristezza, che al celeste preferisco il nero, che il mare lo amo di inverno e che in confronto agli uomini preferisco il mio cane. Vorrei dirti che quando piove di solito dimentico l'ombrello, e che quando ce l'ho puntualmente me lo ruba il sole. E poi quando posso guardo ancora i cartoni animati, e leggo le favole, quasi sempre le stesse. Vorrei dirti che mi mangio sempre le unghie, quando sono nervosa; che se rido troppo forte arriva persino a mancarmi il respiro, le lacrime mi escono e non trovano una fine. E il desiderio che esprimo è sempre lo stesso, a tutti i compleanni, tutte le notti di San Lorenzo, tutte le volte che strappo la carta di un regalo. Vorrei dirti che la matita nera sugli occhi mi fa sentire più bella; che se mi abbracci e la mia sciarpa sa di te, potrei non levarla mai più. Vorrei dirti che, dipendesse da me, vivrei sepolta sotto tutti i libri del mondo, sotto pagine e pagine bianche, con mille penne colorate tutte intorno. E se faccio tardi, quasi sempre, è perchè aspettare mi mette addosso la paura. Paura di non essere all'altezza, di non essere troppo bella e al tuo stesso livello. Vorrei dirti che scrivo perchè senza lei non so parlare; vorrei dirti tutto, di nuovo, di me, se prometti che non ci perderemo ancora una volta, se prometti che resterai con me, qui, ora e per sempre.
domenica 1 maggio 2011
una scatoletta sarebbe meglio...
note strampalate in un cuore ricucito. Uno di quelli che la felicità non l'ha mai provata, uno di quelli che ti donerebbe tutti i battiti solo per averne uno tuo, uno di quelli che per gli altri fa tanto e, in cambio, riceve il nulla più profondo. Come funziona ancora non l'ho capito. Dicono che metterlo in un ripostiglio non va bene, soffrirebbe troppo; sarà che il mio è difettoso. Soffre sempre e comunque. Boh valli a capire 'sti marchingegni sofisticati!! A volte, poi, vorrei buttarlo nel primo cassonetto che incontro. Percepisce il battito di un altro cuore, uno di quelli avvicinatosi per scappare poi a gambe levate, e subito diventa una malattia. Una volta batte e mille no, non so cosa gli succede!! Devo farmelo cambiare, farmi mettere uno di quei cosi lì, sì quelle scatolette che costano tanto, quelle che fanno "tum-tum" e basta; che non cambiano mai intensità né suono. Almeno sarei sicura di star bene o almeno di non avere un cuore egoista e che cerca solo il suo, di bene. Forse così, con i "tum-tum" regolari, 75 battiti al minuto, sangue limpido e cervello libero, per un po di tempo dovrei viver bene. Vivrò fin quando non troverai la pecca del mio cuore artificiale e ti inserirai al posto delle batterie. Tanto te così sei. Vieni, mi fai ammalare; vai via, mi fai morire; torni, mi fai risuscitare dandomi una cura e poi te ne rivai. Come ti allieta giocare con me. Aspetta solo che trovi il tuo antidoto, poi mi divertirò io...
voglio il tuo profumo!!
volevo proprio vedere, se era vero, che ognuno di noi c'ha un profumo. Ti ho annusato, proprio come i cani fanno fra di loro, per vedere se si piacciono. E ho anche sentito il tuo profumo: il tuo odore. Mi è rimasto dentro, mi ha preso, abbracciato e perforato la pelle. Inizia a torturarmi, ma volevo vedere se riuscivo a vederti senza occhi. Volevo vedere com'eri secondo la mia pelle, i miei sensi, il mio cuore, ma non secondo i miei occhi. Quelli vedono quello che gli pare. Ti ho sfiorato sai? Non penso che te ne sia accorto perchè ho fatto piano piano, un po come te sei entrato nella mia vita. Mi sono avvicinata a piccoli passi, ti ho tolto quella coperta da sopra che non rendeva giustizia alla tua bellezza ed ho riempito i miei polmoni di te. Inspirando più che potevo ti ho visto accanto a me, su di me. Tornata a casa, sdraiata sul letto non ti avevo vicino, ma ti avevo dentro, sì dentro un po come le 33 vertebre, le 12 ossa del cranio e lo sterno. L'odore di te, pure quello mi appaga! Scommettiamo che ti vedo anche se non ti vedo? Oramai riesco a giocare con te, a fare tutto quello che voglio, oramai ti conosco piucchebene, piuccheamemoria, e sei fottutamente bello. Ora capisco perchè i cani si annusano... se non ti piace il profumo di una persona figurati se t'interessa lei!!!
in teoria lo ami e in pratica pure...
amore è quando una persona più un altra persona non fanno più due persone, ma ne fanno una, unica. Lo so, con la matematica ci do sotto, eppure 'sto blog non mi torna. L'amore è quando due si guardano e si perdono l'uno negli occhi dell'altro, si imbambolano per qualche secondo, stanno in uno stato sognante. O è quando senti un coso allo stomaco appena lo vedi o appena lo senti. L'amore è quando teoricamente ti piace una persona, e praticamente pure. O quando ti senti in colpa dopo averlo guardato. O quando speri che in una strada dritta lui si giri, casualmente, nello stesso momento in cui lo stavi guardando anche tu. Amore è quando hai i brividi ma non hai freddo. Amore è quando speri fino alla fine, quando ci credi, quando ci metti tutta te stessa; e poi vuoi solo vedere come va e basta, poi vuoi solo stare a fissarlo e basta e poi stai con lui e il resto non importa, non ha senso. Amore è quando sei gelosa di una cosa che non è tua. Amore è quando vorresti correre e prenderlo prima a pugni e poi a baci. Che poi sembra tutto così bello 'sto amore, che poi quando lo provi, sulla tua pelle capisci che è una bella cavolata. Alla fine arrivi a pensare che l'amore è un'epidemia diffusa dalle industrie di cuscini e dalle fabbriche di cioccolata solo per guadagnare di più. Oppure è una malattia, che una malattia non può essere, perchè non c'ha una cura: c'ha un calmante e c'ha un migliore amico, l'amore. Dico la cioccolata calma, il cuscino serve. Amore è quando soffri, è quando fuori ridi e dentro piangi; amore è una maschera che ti metti, è una maschera che ti cambia; amore è quando ci caschi, ci caschi come una stupida, ma non ti alzi più; amore è quando sei con lui e basta, quando il resto non ha senso perchè non esiste. Che poi stai lì. Speri fino alla fine, con una barretta di cioccolata in mano, cuffie alle orecchie e un cuscino sulle gambe. E speri. E aspetti. Chissà come andrà chissà se in una storia ci si incastrerà...
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